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Da sostenitrice del “sex work” a sopravvissuta leader: storia di un percorso
Pubblichiamo l’intervista fatta dalla direttrice di CATW Taina-Bien Aime alla sopravvissuta e attivista sudafricana Nomode Mihlali Meji. Ringraziamo Taina per averci autorizzato a tradurre le parole di una donna che ha vissuto la violenza del razzismo e della prostituzione e che adesso lotta a fianco delle sue sorelle sopravvissute per mettere fine allo sfruttamento sessuale delle donne e delle bambine sudafricane.
Vednita Carter, sopravvissuta e attivista (Minnesota, USA): La prostituzione è una questione razziale
La prostituzione è una questione razziale. L’era della schiavitù per le donne Afro-Americane è iniziata con la tratta. Anche dopo che le schiave sono tornate alla libertà le donne e le ragazze di colore continuano ancora ad essere comprate e vendute. Oggi ci sono troppe aree urbane povere dove gli uomini della classe media vanno con il solo scopo di trovare una donna o ragazza di colore da comprare o usare. Assolutamente non puoi tenere fuori la questione razziale da tutto questo.
Rachel Lloyd sopravvissuta e attivista inglese: “La depenalizzazione dell’industria del sesso porta ad un aumento della tratta”
La regolamentazione della prostituzione ha dato il via libera alla ricerca dei trafficanti di bambine/i e di donne emarginate, da reclutare nell’industria del sesso per soddisfare la domanda. La presenza di un’industria del sesso regolarizzata aumenta sia il tasso dello sfruttamento sessuale dei minori che la tratta.