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Rachel Moran, “Stupro a pagamento”: la normalizzazione della prostituzione come “sex work”

Esistono abilità particolari che sono necessarie per eseguire un qualsiasi lavoro. L’abilità di controllare il riflesso del vomito; l’abilita di controllare la voglia di piangere; l’abilità di immaginare che la realtà che stai vivendo non esiste. Queste sono le abilità necessarie per mettere in atto quello che alcuni vorrebbero veder normalizzato come “sex work”

Alisa Bernard, sopravvissuta e attivista USA: “La mia storia è la mia forza”

La mia storia è la mia forza.
Una delle esperienze che più mi ha aiutata a guarire dal trauma negli ultimi tre anni è stato parlare e scrivere del mio percorso nella prostituzione. L’ho condiviso in gruppi con altre sopravvissute, con politici a cui volevo far cambiare idea, con i media.

Simone sopravvissuta e attivista austrialiana: le voci “escluse, stigmatizzate ed emarginate” sono quelle delle sopravvissute e non delle sex workers

Simone Andrea è una donna aborigena sopravvissuta all’industria del sesso direttrice di NorMAC (Nordic Model Austrialia Coalition). Nella sua testimonianza contenuta nel libro “Prostitution Narratives” a cura di Caroline Norma e Melinda Tankard Reist...

Sei sopravvissute alla prostituzione della Nuova Zelanda prendono parola contro l’industria del sesso

La Nuova Zelanda viene considerata da vari attiviste/attiviste sostenitrici dell’industria del sesso, compreso Amnesty International, come il Paradiso delle/dei sex workers. Il modello della depenalizzazione totale dell’industria viene contrapposto al Modello Nordico, o  meglio...