Taggato: Amnesty International

Donne, emigrazione e prostituzione in Europa: non si tratta di “sex work”

Queste donne, che si suppone dovremmo chiamare sex worker, sarebbero sorprese di questa descrizione occidentale e neoliberista di quello che fanno. Questo perché la maggior parte delle donne migranti sopravvivono alla prostituzione così come si sopravvive ai disastri naturali, alle carestie o alla guerra. Non lavorano nella prostituzione.

Simone sopravvissuta e attivista austrialiana: le voci “escluse, stigmatizzate ed emarginate” sono quelle delle sopravvissute e non delle sex workers

Simone Andrea è una donna aborigena sopravvissuta all’industria del sesso direttrice di NorMAC (Nordic Model Austrialia Coalition). Nella sua testimonianza contenuta nel libro “Prostitution Narratives” a cura di Caroline Norma e Melinda Tankard Reist...

Lettera aperta a una donna prostituita

Pubblichiamo la lettera di una nostra amica israeliana Ahuva Sheli sopravvissuta alla prostituzione che si rivolge a tutte le donne che vivono ancora la violenza della prostituzione. Ci uniamo al suo appello, al suo abbraccio a tutte le donne che resistono. Insieme possiamo fermare la violenza maschile!

Resistenza femminista aderisce ad Amnestyaction

In occasione dell’incontro internazionale di Amnesty International, tenutosi a Dublino dal 7 all’11 agosto 2015, Amnesty ha esaminato a più riprese una circolare interna denominata “Proposta in merito al Lavoro Sessuale” che sostiene la totale...

Uno scandalo dei diritti umani: vice-presidente del Global Network of Sex Work Projects consigliera di Amnesty condannata per tratta!

La vice presidente del Global Network of Sex Work Projects, associazione con la quale Amnesty ha dichiarato di aver collaborato per la redazione del suo documento sul sex work, è stata condannata per tratta a scopo sessuale. La donna ha avuto una posizione di leadership anche in UNAIDS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e ha fatto pressione anche su UN Women per la depenalizzazione dello sfruttamento e l’acquisto di sesso.

Dichiarazione globale della CATW su Amnesty International e Diritti Umani

Resistenza Femminista ha firmato il secondo appello della Coalition Against Trafficking in Women International (CATW) perché Amnesty International si attenga alle leggi internazionali e ai principi dei diritti umani nel tutelare le persone sfruttate e considerare colpevoli i loro sfruttatori. Vi invitiamo, con CATW, a unirvi a questa Dichiarazione globale se vi considerate: parte di organizzazioni nazionali, internazionali regionali, di base e di supporto, che forniscono servizi alle donne vittime di violenza e discriminazione; attiviste dei diritti delle donne, femministe, sopravvissute alla prostituzione o ad altre forme di violenza sessista; tra coloro che credono che le persone vendute nella prostituzione non debbano essere criminalizzate in nessun ordinamento giuridico locale o nazionale. Se vi sentite parte di questo gruppo, unitevi alle centinaia di attiviste/i di base e firmate questa Dichiarazione Globale seguendo il link https://www.change.org/p/amnesty-international-vote-no-to-decriminalizing-pimps-brothel-owners-and-buyers-of-sex/u/13732840 .

Le sopravvissute di SPACE contro la risoluzione di Amnesty per la depenalizzazione di sfruttatori e compratori di sesso

La battaglia per depenalizzare il mercato del sesso non è una lotta progressista. Favorire questa politica significa semplicemente stabilire per legge il diritto degli uomini a comprare sesso, mentre depenalizzare lo sfruttamento non protegge nessun’altro che gli sfruttatori stessi