Sandra Norak: appello per le donne afghane

Di Sandra Norak

Traduzione dal tedesco di Liliam Altuntas

In questi giorni drammatici il nostro cuore è con le sorelle afghane. La nostra amica Sandra Norak, attivista abolizionista e sopravvissuta alla prostituzione, lancia un appello per le donne afghane, condividete!  

In Afghanistan c’è una situazione terribile. In questo momento, dalla mia scrivania, sono coinvolta in casi in cui si cerca di far uscire le donne dall’Afghanistan, da Kabul. Ci sono persone che non riescono ad arrivare all’aeroporto di Kabul, o non sono (ancora) nella lista, o stanno arrivando all’aeroporto, ma non al gate a causa dell’enorme folla.

“Sulla lista”. Queste tre parole da sole sono puro orrore. Una lista decide chi può uscire da questo caos, da questa minaccia pericolosa per la vita, e chi deve restare, a chi non resta altro che la speranza. E poi sorge la domanda: cosa sperare in assoluto? È un male che molti, soprattutto ragazze e donne, debbano aspettarsi una vita sotto i talebani islamisti radicali.

I talebani non vogliono accettare un’estensione della missione di evacuazione oltre il 31 agosto. Lanciano un ultimatum e minacciano anche: “Ci creerà sfiducia. Se hanno intenzione di aumentare i volontari, questo causerà una reazione. ”[1]

La comunità mondiale ha fallito e deve agire ora. Quello che sta succedendo qui è un disastro e nessuno può negarlo. Tutti ora devono aiutare con le forze e le possibilità a loro disposizione. Anche noi (vedi sotto).

Soprattutto le donne di Kabul e di altre città e villaggi afgani temono per la propria vita perché sanno di non essere al sicuro dai talebani. Le donne che non si difendono, che si lasciano opprimere, che accettano quasi tutto ciò che è richiesto dai talebani, possono essere “certe” che non verranno subito massacrate e giustiziate in pubblico, ma questa non è una sicurezza, le donne sanno che devono scappare perché se rimangono non avranno scampo. Restare fermi, essere calmi, sopportare, cercare di evitare almeno i peggiori livelli di violenza e tortura. QUESTA NON E’ SICUREZZA.

Il fatto è che le donne sono massicciamente represse sotto i talebani, derubate dei loro diritti, devono lasciare le scuole e le università così come i lavori, si sentono storie di fustigazioni e matrimoni forzati. Verranno fuori anche la violenza sessuale e la tortura. Durante i miei studi mi sono occupata della violenza sessuale come arma di guerra nei conflitti armati internazionali e non, della violenza sessuale, tra l’altro, come mezzo di pulizia etnica e di genocidio. Molti combattenti usano la violenza sessuale sui loro avversari come tattica di guerra per indebolirli e spezzare la resistenza e la volontà. Il punto qui è che la violenza sessuale è LA peggiore oppressione, ferita, umiliazione e degradazione delle donne e quindi della comunità a cui queste donne appartengono. Non è raro che le donne rimangano incinte per portare in grembo il figlio del nemico e quindi debbano sperimentare ancora più umiliazione. Anche ragazzi e uomini sono vittime di violenze sessuali.

Per tali uomini, la violenza sessuale è un mezzo per esercitare il potere, sia come arma di guerra, durante un matrimonio forzato, per punizione, intimidazione, ecc.

Nessuno di noi sa cosa ci aspetta ancora, soprattutto per le donne che non vengono aiutate dalla comunità mondiale. Ma conosciamo i talebani, e molte organizzazioni esperte e donne coinvolte sul campo temono il peggio. La facciata “più moderata” che i talebani stanno cercando di costruire verso il mondo esterno si sta già sgretolando.

Molti sono bloccati in campagna, anche perché non li hanno visti in tempo, non hanno agito in tempo. Spostare la colpa l’uno sull’altro alla televisione tedesca non aiuta. La ricostruzione verrà dopo, ora il compito è salvare vite. Sono necessarie soluzioni e vie di fuga, per TUTTE le persone, in particolare le donne e le/gli attivisti per i diritti delle donne, che ora sono a rischio lì.

Anche tu puoi fare qualcosa e aiutare da casa, anche se purtroppo non puoi offrire ciò di cui queste persone avrebbero più bisogno IMMEDIATAMENTE: un modo per arrivare a prendere l’areo per scappare, trattandosi di pericoli estremi per la vita e l’incolumità fisica.

Tuttavia, puoi firmare queste due petizioni qui:

https://www.change.org/…/schafft-sichere-fluchtwege-aus

https://www.change.org/…/heikomaas-bmvg-bundeswehr

Se vuoi aiutare e/o donare, troverai diversi link nel seguente articolo:

https://www.vogue.de/…/hilfe-fuer-afghanistan-spenden

Ecco una lettera dell’ONU che richiama l’attenzione sul fatto che le attiviste per i diritti delle donne in Afghanistan, in particolare, hanno urgente bisogno di protezione:

https://www.unwomen.de/akt…/helft-afghanistans-frauen.html

https://www.zdf.de/…/afghanistan-eva HYPERLINK “https://www.zdf.de/…/afghanistan-evakuierungen-usa”kuierungen-usa

https://sandranorak.com/…/die-taliban-ein-krieg-gegen…/

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