Una Risposta al Rapporto “Divieto di Acquisto di Sesso: Una valutazione 1999-2008 (SOU 2010:49)”
PRIS – Rivalsa delle Persone Prostituite nella Società – è un gruppo di attiviste femministe che unisce donne che sono uscite dall’industria del sesso e altre che ancora ne fanno parte. Due membre del gruppo e altre attiviste e studiose firmano questa risposta a un rapporto di valutazione sulla legge svedese sul divieto di acquisto di sesso. [traduzione di Ilaria Maccaroni]
Il Rapporto pubblicato dall’Inchiesta sulla Valutazione del Divieto di Acquisto di Sesso, Statens offentliga utredningar [SOU] 2010:49 Förbud mot köp av sexuell tjänst: En utvärdering 1999-2008 [Divieto di Acquisto di Sesso, Una Valutazione 1999-2008] (“Il Rapporto”), documenta e analizza in modo approfondito l’esperienza decennale della Svezia nell’ambito della Legge sull’Acquisto di Sesso (Lagen (1998:408) om förbud mot köp av sexuella tjänster [Legge che vieta l’Acquisto di Sesso]; Brottsbalken [BrB] 6 kap. 11 § [Codice Penale] [2005]) (“la legge”).
Affermando che la legge è nata con l’intento di promuovere l’uguaglianza di genere (SOU 2010:49, 55, 99), il Rapporto dimostra che la legge ha ridotto in modo sostanziale la tratta e la prostituzione in Svezia (131, 145), mediante l’arresto di trafficanti e magnaccia (122-23, 227), nonché dei clienti. Le paure e le voci di corridoio che sostenevano che la prostituzione sarebbe stata ricacciata nella clandestinità, o che le condizioni che favoriscono o che la violenza contro le persone in prostituzione sarebbero peggiorate, non si sono evidentemente realizzate (127-28, 151-52). I tribunali hanno processato e multato una quantità sufficiente di clienti tale da ottenere un effetto tanto normativo quanto penale (202; Tavola 6.2; 204, Tavola 6.4). La persecuzione giudiziaria dei compratori ha contribuito a rendere più efficace la persecuzione di magnaccia e trafficanti (223). Gli svedesi danno il loro ampio appoggio alla legge (124).
Queste conclusioni dimostrano che il modello svedese per porre fine alla prostituzione – decriminalizzando le vittime e criminalizzando fortemente i responsabili, incluso i compratori – un approccio ora leader nel mondo in questo campo, è vantaggioso, gradito e funziona come previsto (225-30).
Misure gradite raccomandavano di migliorare l’efficacia della legge, incluso di aumentare le pene (237 et seq, Sezione 7.2.3), istituire un Centro sulla Prostituzione e sulla Tratta di Esseri Umani per la ricerca e centralizzare lo sviluppo delle politiche (233 et seq, Sezione 7.2.2), perseguire i reati all’estero (Sezione 7.2.6), e autorizzare i tribunali a rimborsare i danni alle persone prostituite come parte lesa (247, 251, Sezione 7.2.4).
CENTRO SULLA PROSTITUZIONE E SULLA TRATTA DI ESSERI UMANI
Oltre alle sue missioni dichiarate (236), il Centro sulla Prostituzione e sulla Tratta di Esseri Umani dovrebbe raccogliere e analizzare informazioni sui danni e le lesioni arrecate alle persone prostituite dalla prostituzione, incluso nella pornografia, una realtà ben consolidata [nota 1] che richiede un approfondimento e una specificità ulteriori, individuali e culturali. Tali informazioni servirebbero a consolidare la competenza sul risarcimento danni, afferma il Rapporto, che le persone prostituite possono richiedere (250-51) e a stabilire un soccorso adeguato. Il Centro compierebbe inoltre studi sugli uomini prostitutori, su cui le informazioni non sono adeguate. Anche l’impiego di persone prostituite nella pornografia dovrebbe essere oggetto di ricerca per ottenere “un quadro completo della situazione svedese nel tempo” (234) nell’ambito dei criteri stabiliti dal Piano di Azione di Governo sull’“approccio multisettoriale” (235).
Il Rapporto rifiuta correttamente la divisione netta tra due gradi di gravità (246), a favore di una lista di circostanze aggravanti che conducono al valore penale (240). Oltre all’età, si dovrebbe considerare il sesso come una condizione di vulnerabilità. [nota 2] Oltre a concentrare l’attenzione sulle dimensioni psicologiche a sostegno delle persone prostituite, i programmi terapeutici e i servizi sociali dovrebbero sviluppare delle politiche per rispondere ai loro bisogni materiali, incluso la formazione professionale e i vuoti educativi, per renderle capaci di autosostenersi secondo le modalità da esse scelte.
PERSONE PROSTITUITE COME PARTE LESA
Il Rapporto fa notare intelligentemente che l’interesse della Svezia nel proibire l’acquisto di sesso è duplice: eliminare la diseguaglianza di chi è sfruttato nella prostituzione e, così facendo, tutelare l’ordine pubblico nel suo insieme.
Riguardo alla lettura dell’Inchiesta, la conferma da parte della Corte Suprema della decisione adottata da un tribunale minore che dichiara che la legge “deve principalmente essere considerata un crimine contro l’ordine pubblico”, vedere NJA 2001, 527, 532 (Ct. App.), non significa per forza che sia solo così. Di fatti, nessun tribunale ha sostenuto che l’acquisto di sesso non possa anche e allo stesso tempo essere considerato un crimine contro la persona acquistata – plausibilmente in ciascun caso. Il Rapporto conformemente non ha individuato alcun ostacolo alla richiesta da parte della persona acquistata di risarcimento danni contro l’acquirente sessuale secondo quanto stabilito dalla Legge di Acquisto di Sesso così com’è ora (SOU 2010:49, 250-251). [nota 3]
Il Rapporto non risolve del tutto la questione giuridica riguardo a se qualunque persona che sia acquistata nella prostituzione sia sfruttata nella prostituzione, quindi parte lesa a tutti gli effetti di legge (76), sebbene nelle sue conclusioni affermi correttamente che la legge “riguarda più un crimine contro la persona che un crimine contro l’ordine pubblico, anche se il contesto da cui proviene possiede elementi di entrambi” (81). Nell’ambito del contesto e dell’applicazione della Legge sull’Acquisto di Sesso, così come dell’analisi della discriminazione di genere e di una ben nota ricerca sugli effetti della prostituzione sulle persone prostituite, la conclusione che la prostituzione rappresenta una violazione dei diritti umani, in quanto tale di per sé lesiva della persona acquistata e di conseguenza per la società nel suo insieme, gode di ampio sostegno.
Nel discutere la questione del danno, il Rapporto (25) sembra avere implicitamente due idee rispetto alla natura della lesione contro la quale la legge si rivolge. Poiché legiferato in senso contrario, non sussiste ambiguità. L’acquisto di sesso è un crimine contro l’umanità, l’uguaglianza e la dignità della persona acquistata e, di conseguenza, della società svedese. Non è un crimine contro la moralità della persona acquistata o di qualunque altra. Non è perciò un crimine poiché è un’offesa nel senso che “è offensivo”. Il danno ai sensi di legge non concerne che la persona acquistata si senta offesa in senso morale, ma che essere comprata per sesso lede obiettivamente la persona nel senso sociale empirico del termine. Persone nella società diverse da chi è acquistato direttamente, possono ritenersi in maggiore o minore misura offese da altre persone che sono comprate o vendute per sesso senza così essere passibile di alcuna richiesta di risarcimento danni ai sensi di legge. Chiunque non abbia avuto esperienza diretta di lesione subita dall’essere acquistato per sesso non richiederebbe probabilmente un risarcimento danni, sebbene si possa avviare un procedimento giudiziario per acquisto di sesso, qualora sussistano prove.
Come osservato chiaramente dal Rapporto, in prostituzione, “la distinzione tra prostituzione volontaria e prostituzione non volontaria diviene … non rilevante” (59, vedi anche 249). Presumibilmente la prostituzione è lesiva delle persone prostituite contro la loro volontà che, in apparenza, in misura rilevante, sono tutte le persone in prostituzione. Nessuno che è acquistato per sesso si trova in una posizione paritaria al suo acquirente nell’atto di acquisto. Nessuna somma di denaro può o è sufficiente a pagare quel che viene tolto. Essere acquistato per sesso significa essere utilizzato come un inferiore sociale a causa del proprio status di appartenenza. È un fatto reale che essere acquistati per sesso sia palesemente offensivo per la persona comprata. [nota 4] La discriminazione di genere di certo lede la società, ma questo non ha mai voluto dire che la discriminazione non sia considerata lesiva delle persone che la subiscono direttamente. Infatti, in che modo la prostituzione danneggia l’ordine sociale qualora nessuno nella società ne sia danneggiato, è un concetto sfuggente. [nota 5]
Se è giuridicamente possibile che la Legge sull’Acquisto di Sesso così com’è ora, riconosca che ogni individuo acquistato per sesso ne viene in questo modo danneggiato, così come puntualizza il Rapporto, allora è possibile che per tutti coloro venga riconosciuto il danno subito in virtù dell’essere acquistato per sesso di per sé. Il fatto che la persona acquistata, o che si cerchi di far acquistare per sesso debba ancora essere considerata parte lesa o no, non è perciò materia da determinare caso per caso, contrariamente all’opinione del Rapporto (vedi Sessione 7.2.4). Tuttavia, l’ammontare del danno provocato – la quantità di lesioni arrecate a ciascuno in ogni situazione – è giustamente materia da determinare caso per caso. Un approccio simile, oltre ad essere corretto nella realtà, nei principi e nella politica, è assai più amministrabile che non deliberare se una persona prostituita subisca affatto danni.
Presumibilmente, quest’analisi è altresì coerente con l’essenza della posizione che sottende alla decisione delle Corti d’Appello di Scania e Blekinge che considerava la legge come “principalmente” indirizzata al danno causato all’ordine sociale nel processo di adozione di una pena, incluso per reati tentati – una decisione confermata dalla Corte Suprema. NJA 2001, 527, 532 (HovR). In quell’occasione, la Corte sembrò accogliere l’opinione che, indipendentemente dalla situazione in cui la donna si fosse venuta a trovare e indipendentemente dal punto in cui fosse giunta la transazione, il tentativo di acquistare un persona a scopo sessuale è sempre un atto sociale negativo. Il fatto che la Corte avesse scelto di collocare l’offesa di tentato reato principalmente nell’ambito dell’ordine pubblico, era il suo modo per aumentare, enfatizzare e universalizzare il danno, non di eliminarlo. In parole povere, la persona prostituita non è l’unica persona a essere colpita dal tentativo di acquisto di quella persona per sesso; tramite tale persona, se l’atto resta impunito, o se non viene perseguito in modo adeguato, l’intera società ne viene colpita, sia se l’individuo nel caso specifico ne venga particolarmente danneggiato o venga, di fatto, comprato o esista soltanto il tentativo che lo sia. Di conseguenza la conferma da parte della Corte Suprema dell’opinione “che non esiste alcun motivo di considerare che il livello della pena per tentato reato prenda una deriva riduttiva a paragone con un reato consumato” NJA 2001, 527, 532 (HovR).
In quest’ottica, l’istituzione della prostituzione, così come materializzata nell’atto di acquisto di una persona per sesso ai sensi della legge svedese, è sempre lesiva. Ecco perché la società ha interesse a penalizzare i tentati reati: perché offendono l’uguaglianza e lo status umano, e presumibilmente anche perché prevedono la messa in pratica. In un certo senso, la persona acquistata sta nel mezzo affinché la società nel suo insieme sia danneggiata. Di certo ella viene danneggiata dall’atto più di chiunque altro nella società, come osserva chiaramente il Rapporto (SOU 2010:49, 250). [nota 6] Così com’è fondamentale sanzionare i tentati reati ai fini della prevenzione, cercarne un indennizzo, così come per gli atti consumati di acquisto di sesso, attraverso dei risarcimenti danni può fare molto in direzione della guarigione. Ancora, la questione appropriata per i tribunali è di quantificare il danno in ciascun caso specifico, e non di determinare se ne sia stato arrecato alcuno.
Inoltre, se si considera la vittima di acquisto di sesso parte lesa, la polizia e il pubblico ministero potrebbero essere più inclini a occuparsi di questi casi in modo efficace e tempestivo, prima che scada il periodo di prescrizione (vedi SOU 2010:49, 181).
Si dovrebbe, di conseguenza, mettere a disposizione delle persone prostituite il Risarcimento per le Vittime del Crimine. Per oltre trent’anni, dall’Inchiesta sulla Prostituzione del 1977 al Progetto di legge sul Santuario delle Donne (Kvinnofridspropositionen), agli Emendamenti della Legge sull’Acquisto di Sesso, la Svezia ha smascherato l’antiquata menzogna che comprare una persona per sesso è un crimine che non comporta danno ad alcuno.
L’adozione di tale approccio eliminerebbe inoltre la restante possibilità, ora superata, che una persona acquistata, nel caso in cui si ritenesse un testimone soltanto, si potrebbe tuttora considerare come autrice di un crimine o atto delinquenziale (vedi ad es., SOU 2010:49, 221, sulla discussione riguardante una “vecchia questione” risalente al 1957 tenuta dal Difensore Civico Parlamentare inerente a un “atto disonorevole”). Nessuna persona prostituita, in virtù del suo essere in prostituzione, dovrebbe essere considerata criminale, delinquente o indegna. Tale chiarimento migliorerebbe l’efficacia del perseguimento penale dei casi di lenocinio (vedere 222) e armonizzerebbe l’accoglienza di queste persone attraverso la legge svedese.
PORNOGRAFIA
Senza citazione, il Rapporto afferma, nell’ambito dello spogliarello, “Così come il divieto svedese, il divieto norvegese non include nemmeno atti che implicano la produzione di film pornografici.” (138) Di fatto, nessuna autorità, sia giuridica che legislativa, rende esente la produzione di pornografia ai sensi della Legge di Acquisto di Sesso. Quando si produce pornografia visuale, solitamente si acquista sesso per produrla. Il principio alla base dell’uguaglianza di genere su cui poggia la Legge di Acquisto di Sesso, sostiene di includere l’acquisto di sesso, quando esso è parte della pornografia, non meno di quando non lo è. Lo sfruttamento e la vittimizzazione di donne e bambini, le disuguaglianze tra persone, gli atti, il contesto e gli effetti lesivi sulla società e la sua uguaglianza, coincidono. [nota 7] Anche le persone coinvolte sono le stesse, così come lo sono gli atti consumati. È inspiegabile come un atto diseguale e profittatore quando non immortalato, sia reso uguale e potente se fotografato. Di fatto, la fotografia accresce il danno arrecato alla persona prostituita, che diventa in questo modo eternamente visibile nel momento stesso in cui è sessualmente violentata e venduta in pubblico come e per sesso.
Esentare il sesso acquistato per la produzione di pornografia, è irrispettoso e lesivo della Legge sull’Acquisto di Sesso. Una scappatoia legale sulla pornografia fornirebbe in modo illogico una giustificazione a qualsiasi compratore che fotografasse l’uso sessuale che fa di una persona prostituita con il suo cellulare, o a qualsiasi bordello che scattasse foto attraverso le sue telecamere istallate. Tutto quello che un bordello legale dovrebbe fare per rimanere legalmente sul mercato sarebbe di installare telecamere in tutte le stanze e venderne il filmato. La legge già chiarisce che è irrilevante qualora il sesso sia pagato da una persona diversa da quella che ne faccia uso. Questa situazione per l’acquisto di sesso – che secondo la prospettiva della Legge sull’Acquisto di Sesso riguarda la pornografia in tutto e per tutto – dovrebbe essere affrontata caso per caso senza essere preclusa da un ipse dixit che manca di autorità o di principio. Alla stregua della legge sullo stupro, questa stessa legge è rivolta solo agli atti di sesso acquistato per la realizzazione di pornografia, e non ai materiali che ne derivano.
DIRITTO A UN’EGUALE TUTELA DELLA LEGGE
Il fatto che gli attori del sistema giuridico non abbiano individuato l’assenza del diritto a un’eguale tutela dell’attuale legge per le persone in prostituzione come un problema durante la procedura d’Inchiesta, non significa che l’attuale legge riconosca loro pari diritti nell’applicazione della stessa, nella formulazione delle accuse, o nella condanna per crimini contro di loro. [nota 8] I crimini di acquisto di sesso sono spesso “dimenticati” prima di andare in prescrizione (181). Questo, assieme alla bassa priorità rilevata nella persecuzione legale dell’acquisto di sesso (217), potrebbe, qualora non fosse risolta, formare la base per contenziosi per conto di persone prostituite ai sensi delle disposizioni in materia di uguaglianza della Costituzione Svedese. (Regeringsformen [RF] 1 kap. 2:1 & 9 §§, 2 kap. 12-13 §§ [Costituzione; Strumento di Governo], disponibile all’indirizzo http://www.riksdagen.se/webbnav/index.aspx?nid=3925).
Traduzione di Ilaria Maccaroni
Cordialmente presentato da,
Emma
Membro del PRIS (Rivalsa delle Persone Prostituite Nella Società)
Svezia
Melissa Farley
Dottore di ricerca, Direttore Esecutivo
Prostitution Research & Education
San Francisco
Ruchira Gupta
Presidente Fondatore
Apne Aap Worldwide
India
Carina Hägg
Deputata Portavoce Internazionale
S-kvinnor (Federazione delle Donne dei Socialdemocratici)
Svezia
Ebon Kram
Ex Presidente dell’Organizzazione Nazionale per i Centri d’Accoglienza per Donne e Bambini (ROKS)
Conferenziere
Svezia
Ewa Larsson
Sociologa
Ex deputato e presidente della Federazione delle Donne del Partito dei Verdi
Svezia
Catharine A. MacKinnon
Docente di Legge
Università del Michigan, Università di Harvard
Consulente Speciale di Genere presso il Pubblico Ministero, Corte Penale Internazionale, La Hague (*)
Norma Ramos
Direttore Esecutivo
Coalition Against Trafficking in Women (CATW)
New York City, Nairobi, Londra
Nozizwe Madlala-Routledge
Direttore Esecutivo
Embrace Dignity
Cape Town, South Africa
Gudrun Schyman,
Ex Segretario di Partito e deputata
ex portavoce e fondatrice di Feminist Initiative (F!)
Svezia
Sidsel
Membro del PRIS (Rivalsa delle Persone Prostituite Nella Società)
Svezia
Max Waltman
Dottorando
Dipartimento di Scienze Politiche, Università di Stoccolma
Svezia
(*) Affiliations for identification purposes only.
Note:
[nota 1] Tra i testi selezionati di questo imponente corpo di ricerche ci sono Melissa Farley et al., “Prostitution and Trafficking in Nine Countries: An Update on Violence and Posttraumatic Stress Disorder,” in Prostitution, Trafficking and Traumatic Stress, ed. M. Farley (Binghamton, NY: Haworth Maltreatment & Trauma Press, 2003), 33-74; Hyunjung Choi et al., “Posttraumatic Stress Disorder (PTSD) and Disorders of Extreme Stress (DESNOS) Symptoms Following Prostitution and Childhood Abuse,” Violence Against Women 15, no. 8 (2009): 933-51; John J. Potterat et al. “Mortality in a Long-term Open Cohort of Prostitute Women.” Am. J. Epidemiol. 159, no. 8 (2004): 778-85; Commissione del Procuratore Generale sulla Pornografia, “The Use of Performers in Commercial Pornography,” nel Rapporto Finale, volume 2. (Washington, DC: U.S. Dept. of Justice, 1986), 837-900, disponibile su http://www.communitydefense.org/lawlibrary/agreport.html. Anche disponibile come “The Use of Performers in Commercial Pornography,” Rapporto finale della Commissione del Procuratore Generale sulla Pornografia, ed. Michael J. McManus (Nashville, Tenn.: Rutledge Hill Press, 1986), ch. 17; pp. 224-45; Christopher N. Kendall, Gay Male Pornography: An Issue of Sex Discrimination (Vancouver, Can.: Univ. of BC Press, 2004); Mimi H. Silbert and Ayala M. Pines, “Occupation Hazards of Street Prostitutes,” Criminal Justice and Behavior 8, no. 4 (1981): 395-99; Mimi H. Silbert and Ayala M. Pines, “Sexual Child Abuse as an Antecedent to Prostitution,” Child Abuse and Neglect 5 (1981): 407-10; Mimi H. Silbert and Ayala M. Pines, “Pornography and Sexual Abuse of Women,” Sex Roles 10, no. 11/12 (1984): 857-68.
[nota 2] Disturbi mentali (psykiskt sjuk), una circostanza aggravante, comprendono il Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS), vedi l’Associazione degli Psichiatri Americani, Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV-TR), rivisto 4° ed. (Wash., DC: Am. Psychiatric Press, 2000), 467-468; Am. Psychiatric Ass’n, Diagnostiska kriterier enligt DSM-IV-TR, trans. J. Herlofson & M. Landquist (Danderyd, Swed.: Pilgrim Press, 2002), 160-62, una risposta all’abuso estremo che è molto diffuso tra le persone prostituite. Vedi Farley et al., “Prostitution and Trafficking in Nine Countries,” supra nota Fel: Det gick inte att hitta referenskällan esp. at 44-48; Hyunjung Choi et al., supra nota Fel: Det gick inte att hitta referenskällan at 933-51.
[nota 3] Se questa questione fosse interamente risolta a livello legislativo, la legge potrebbe affermare, “È un crimine acquistare una persona per sesso.” Il Rapporto correttamente non individua alcun cambiamento necessario affinché le persone prostituite richiedano e provino i danni ricevuti.
[nota 4] Per una documentazione sulle scienze sociali, vedi la nota Fel: Det gick inte att hitta referenskällan supra.
[nota 5] Come fa notare il Rapporto, “Né l’infrazione di un tale carattere illecito potrebbe sostenere la conclusione che non esista parte lesa” (250).
[nota 6] “Chiunque sia stato sfruttato da qualcuno che abbia acquistato un servizio sessuale occupa una posizione speciale rispetto a coloro che si sentono offesi dal suddetto crimine” (250; citazione omessa).
[nota 7] Per delle testimonianze, vedi Melissa Farley, “’Renting an Organ for ten Minutes’: What Tricks Tell Us about Prostitution, Pornography, and Trafficking,” in Pornography: Driving the Demand in International Sex Trafficking, ed. David E Guinn and Julie DiCaro (Los Angeles: Captive Daughters Media / DePaul Univ. Int’l Human Rights Law Institute, 2007), 146, 422 n298 (che constatano che tra le persone prostituite intervistate in nove paesi, 49% (n = 802) che dichiarano di essere state usate nella pornografia hanno ricevuto una diagnosi di statisticamente “sintomi significativamente più gravi” di disturbo postraumatico da stress (DPTS) di coloro che non hanno dichiarato di essere state usate nella pornografia; Pearson r = 126, p = .001, n = 749).
[nota 8] Firmatari et al., Förslag till regeringens utredning av sexköpslagen / Proposte per la Revisione del Governo della Legge sull’Acquisto di Sesso (Svezia) (2010) (ricevuto ufficialmente dal commissario governativo 17 Marzo, 2010), disponibile su
http://www.statsvet.su.se/homepages/max_waltman.htm.
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leggi anche la presentazione del gruppo PRIS
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