Jimmy Carter contro il sostegno di Amnesty all’industria del sesso

Traduciamo da WMC la notizia di un’importante dichiarazione di Jimmy Carter, attivista per i diritti umani, Nobel per la pace, contro la proposta di Amnesty di depenalizzare sfruttatori e proprietari di bordelli.

amnesty male orgasm

Traduzione dall’inglese di Chiara C.

30 Aprile 2014

L’ex Presidente Jimmy Carter condanna il documento di Amnesty International UK intitolato “Decriminalizzazione del lavoro sessuale” e l’idea di AI che gli sfruttatori e chi compra sesso debbano essere “liberi dalle interferenze dello Stato”.

Intervista esclusiva con il Presidente Carter su Women’s Media Center Live con Robin Morgan – Carter è il primo ospite maschile nel programma della radio del femminismo globale.

Con preghiera di diffusione

New York (New York) – L’ex Presidente Jimmy Carter ha espresso la volontà di scrivere una lettera ad Amnesty International condannandone con forza la scelta politica che propone la decriminalizzazione degli sfruttatori e dei proprietari dei bordelli, dopo che il documento era stato portato alla sua attenzione durante un’intervista esclusiva con Robin Morgan, autrice, attivista e conduttrice di Women’s Media Center Live.

“È inconcepibile per me che Amnesty International, o qualsiasi altra organizzazione che rispetti i diritti umani, sostenga degli schiavisti che comprano ragazze e che le pongono, contro la loro volontà, in condizioni di servitù per diventare schiave sessuali,” dice Carter. “E quando fanno questo con i proprietari dei bordelli e gli sfruttatori, allora per me questo vìola i principi fondamentali dei diritti umani”.

La risposta del Presidente è arrivata dopo che Morgan aveva chiesto l’opinone di Carter riguardo alla lotta che il movimento globale delle donne e altri difensori dei diritti umani stanno conducendo contro Amnesty International per la soprendente proposta di AI che non solo decriminalizza le donne prostituite – fatto con cui Morgan è d’accordo – ma anche i proprietari dei bordelli, gli sfruttatori e chi compra sesso.

“Come la mettiamo con la dissonanza cognitiva che non vede che comprare e vendere un essere umano a scopo sessuale sia una violazione dei diritti umani?” ha chiesto Morgan a Carter durante i quindici minuti di intervista telefonica, rilasciata e trasmessa sabato.

Morgan ha scritto di recente un editoriale per la CNN sollecitando Amnesty International a “riconquistare la sua anima e a comprendere che i diritti delle sopravvissute sono diritti delle donne e sono diritti umani”. Invece, dice Morgan, Amnesty dovrebbe sostenere il ‘modello nordico’ – inaugurato in Svezia e in corso di adozione in Francia, Belgio, Irlanda, e da parte del Parlamento Europeo – che criminalizza gli sfruttatori e penalizza chi compra sesso, ma offre alle donne programmi di sostegno senza penalizzazioni. Anche Global e Change.org.petition [per una traduzione in italiano della petizione: qui] sollecitano Amnesty a respingere la proposta.

Carter, il cui “Centro per la Mobilitazione della Fede per l’Iniziativa delle Donne” sollecita l’adozione del ‘modello nordico’, afferma nella registrazione che egli scriverà “direttamente ad Amnesty International. Pubblicherò anche una dichiarazione sul tema”.

“La Svezia,” aggiunge, “ha assunto la posizione più illuminata e più efficace, affermando che … il perseguimento per legge deve avere come obiettivo i proprietari dei bordelli, gli sfruttatori e chi compra sesso. Questo è stato estremamente efficace, e ha ridotto drasticamente i numeri della prostituzione in Svezia ma ha pure, in particolare, quasi eliminato l’asservimento contro la loro volontà di ragazze che erano state comprate nel commercio delle schiave”. Carter suggerisce che gli U.S. adottino a loro volta il ‘modello nordico’, “Perché negli Stati Uniti ci sono 50 ragazze che vengono arrestate per ogni proprietario di bordello o sfruttatore o compratore maschio”.

Nel corso dell’intervista, registrata il 9 Aprile, Carter raccomanda pure fortemente una nuova campagna per ottenere l’Equal Rights Amendment [Emendamento per la Parità dei Diritti] e la ratifica da parte degli U.S. della CEDAW (la Convenzione ONU sull’Eliminazione di tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne). Carter e Morgan discutono anche il ruolo della religione nell’ostacolare i diritti delle donne, le aggressini sessuali nei campus dei college, la parità di retribuzione, e altre questioni.

Carter è il primo ospite maschile a partecipare a Women’s Media Center Live con Robin Morgan da quando il programma è cominciato due anni fa. Sta promuovendo il suo nuovo libro Una chiamata all’azione: donne, religione, violenza, in cui dichiara apertamente che “la sfida universale più seria e inaffrontata è la deprivazione e l’abuso nei confronti delle donne e delle ragazze”.

Women’s Media Center Live with Robin Morgan è in onda sabato su radio CBS (WJFK 1580 AM) at 11:00 a.m. ET e trasmette in tutto il mondo online su WMCLive.com e iTunes (vedi Facebook e Twitter).

[articolo originale su WMC]

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Una risposta

  1. Maggio 19, 2016

    […] traduzione della lettera di Jimmy Carter (già annunciata in una precedente intervista) contro la scelta di Amnesty International di promuovere la regolamentazione della […]