Donne come fenici: la rinascita nella sorellanza

Rachel Moran sarà presto in Italia a presentare “Stupro a pagamento. La verità sulla prostituzione” (Round Robin editrice) , l’11 ottobre a Milano  e il 12 ottobre a Roma . Siamo emozionate e felici di accoglierla. Nell’attesa di questi giorni vogliamo condividere con voi le parole di una nostra compagna sopravvissuta alla prostituzione e attivista che ha scritto la postfazione al libro di Rachel tradotto in italiano dal nostro collettivo. Il simbolo di SPACE International, associazione di sopravvissute di cui Rachel è cofondatrice, è la Fenice, simbolo di morte e rinascita. Heaven ci parla di rinascita e di sorellanza, di donne che hanno vinto contro la violenza maschile e che insieme lottano per le proprie sorelle. 

 

Ci sono persone che vogliono convincerci del fatto che la prostituzione sia un lavoro come un altro, una specie di isola felice il bordello, in cui si guadagnano tanti soldi di notte e si fa la bella vita di giorno.

Ciò che questi esperti non hanno messo in conto, è che noi, io come Rachel, abbiamo vissuto in quelle macellerie, che loro si ostinano a difendere come semplici luoghi di lavoro.

Siamo state entrambe carni in vendita, siamo state tastate ed esaminate da mille occhi e mille mani per capire se fossimo davvero carne tenera, e lo eravamo, poco più che bambine. Ciò che avevamo in comune? Il desiderio di autodistruzione, perché è questo che accomuna le donne che non hanno più rispetto di se stesse, quelle a cui non importa più nulla del proprio corpo, piccoli automi con occhi di vetro. Siamo questo noi abusate, tranci di carne e di nervi che si attorcigliano gli uni sugli altri, rivivendo ogni giorno, dietro agli occhi, una vita che ci sforziamo di allontanare e di vedere come la vita di qualcun’altra, lontana da noi, soffrendo però come se ci stessero tagliando un braccio.

In questo libro Rachel racconta la verità, quella che nessuno vuole sentire, la versione dei fatti di chi lì c’era e non di chi  “dice” di esserci stata. La verità di donne a cui è stata portata via l’infanzia, l’innocenza e l’adolescenza. Racconta la verità di così tante donne, che mi si accappona la pelle solo a pensarci, a quante siamo ad aver perso la speranza da così giovani.

Ritrovarsi, per noi è una conquista anche dall’altra parte del continente, ci fa sentire meno sole, cerchiamo disperatamente un “esemplare” come noi, per poter guarire le sue ferite e permettere all’altra di medicarci.

Rachel si batte come una guerriera ed è una grande ispirazione per chi, come me, cerca di sfondare quel muro del suono che è la legislazione italiana sul tema della prostituzione. Paese di ignoranti e bigotti il mio, ma come ha detto un uomo giusto, dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, e visto che mi è capitato questo paese da cambiare, io ci metterò tutta me stessa per farlo, con l’esempio di donne come Rachel che dopo lotte e minacce riescono a cambiare le vite delle persone, le menti e le leggi, soprattutto, a favore del modello nordico.

Perché lo facciamo? Per tutte quelle che abbiamo visto morire davanti ai nostri occhi, con aghi nelle braccia; per tutte quelle che si sono gettate dalla finestra per volare via da tutta quella violenza; per tutte quelle che non abbiamo più visto e non sappiamo che fine abbiano fatto e, poi, credo che in fondo lo facciamo anche per quelle due ragazzine, una senzatetto, tossicodipendente e l’altra stuprata e malmenata, in paesi diversi, in periodi storici diversi… ma alla fine ora, se posso permettermi, simili: guerriere, forti come uragani, determinate e serene.

Non ci ferma più nessuno.

Heaven, Resistenza Femminista

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