Comunicato della rete abolizionista italiana per l’approvazione della legge sul modello nordico

Colpire la domanda di prostituzione dei clienti è colpire al cuore lo sfruttamento sessuale e la tratta delle donne.

Le sottoscritte organizzazioni femminili e femministe, insieme alle associazioni nazionali e alle organizzazioni sindacali che si riconoscono in linea con la Risoluzione europea del 26 febbraio 2014 (Honeyball) e con la Convenzione di Istanbul, ribadiscono che la prostituzione è una forma di oppressione e violenza sulle donne, che colpisce la nostra libertà, la nostra dignità come cittadine, la nostra salute e ostacola lo sviluppo della parità tra le future generazioni di donne ed uomini.

La prostituzione costituisce la più grave minaccia alla libertà, alla salute e alla promozione sociale delle donne, non solo di quelle intrappolate nella tratta degli esseri umani: di tutte le donne (La risoluzione europea del 26 febbraio 2014).

La prostituzione è un fenomeno di genere che riguarda tutte: in essa vi sono implicate 87% donne e bambine (dati europei); 7% uomini, 6% transgender; e i clienti sono più del 90% uomini. La domanda di prostituzione da parte degli uomini non si ferma alle donne, coinvolge anche i minori e mette a rischio la vita e la salute di tanti bambini e bambine.

Ognuna di noi sente il diritto e il dovere di porre in atto la difesa dei diritti acquisiti: anche della legge Merlin, n. 75 del 1958, una delle prime ad aver stabilito con chiarezza che nessun uomo ha diritto di proprietà, anche temporanea, su una donna.

Il pagamento delle prestazioni sessuali è una forma di proprietà temporanea inammissibile e soprattutto una forma di violenza maschile contro le donne e i minori, criminogena e insieme complice di crimini contro la persona perpetrati da reti criminali organizzate. Il denaro non elimina, ma serve solo ad occultare l’abuso sessuale commesso, come dice Rachel Moran, sopravvissuta alla prostituzione e attivista di SPACE (associazione globale di donne fuoriuscite dall’industria del sesso), “nella prostituzione non viene comprato il sesso, ma l’abuso sessuale”.

Tutte le forme di contrasto ai commerci illegali e criminali implicano la punibilità del compratore e indicano la fattuale complicità dei clienti, nel caso della prostituzione il cliente viene invece protetto e tutelato in deroga al principio di eguaglianza tra cittadini.

Le forme legali di esercizio imprenditoriale del lenocinio, in Europa e mondialmente, hanno aperto un mercato che rende inefficaci le protezioni per le vittime della tratta e della prostituzione organizzata.

Di fronte agli esiti disastrosi sulle vittime, nei paesi legalizzatori, è stato introdotto il principio del rischio “consapevolmente assunto” da chi vende prestazioni sessuali, il che comporta che le lesioni volontariamente inferte alle prostituite non sono di fatto perseguite penalmente.

Per quanto riguarda il modello Germania, secondo le inchieste e i dati riportati da Der Spiegel, già nel 2013, e successivamente confermati dalla polizia tedesca, dalle associazioni impegnate nella lotta contro tratta e sfruttamento sessuale e dal gruppo di psicologi esperti di traumi  (rappresentati da Ingeborg Kraus), dopo l’approvazione della legge nel 2002 è in atto una grave violazione di diritti umani delle persone prostituite: si registra un aumento della tratta a scopo sessuale, riguardante in particolare le donne dei paesi dell’est che costituiscono il 95% del totale delle donne prostituite nei bordelli tedeschi, che nella maggioranza dei casi vivono nella totale illegalità e ‘invisibilità’, senza accesso alle cure sanitarie (infatti solo 44 donne in prostituzione su 400.000 sono ‘registrate’ ). La polizia poi lamenta l’impossibilità di fatto di individuare i casi di tratta nascosti dietro la presunzione o la dichiarazione resa (sotto ricatto) di una libera scelta. Il tutto in un sistema sostanzialmente iniquo di controlli sanitari che garantiscono solo il cliente, in quanto effettuati solo sulle donne.

Nel 2016 un’ulteriore inchiesta del Daily Telegraph ha confermato il dato in crescita della tratta, interna all’Europa, di donne dei paesi più toccati dalla crisi e un aumento del volume d’affari dei bordelli legali che arriva a toccare i quattro punti percentuali di PIL. Le donne, anche minori, Greche, Moldave, Serbe, Bulgare, Rumene e Montenegrine, sono le più colpite dalla tratta interna all’Europa.

Uno studio condotto dalla London School of Economics su 150 paesi ha dimostrato come la regolamentazione porti ad un’espansione incontrollata del mercato del sesso e aumenti in modo evidente la tratta a scopo sessuale, le violenze e le morti.  (Legalized Prostitution Increase Human Trafficking? by Professor Eric Neumayer, 2013)

La marginalizzazione delle prostitute è un fenomeno che dunque è legato alla mancanza di contrattualità nei sistemi di reclutamento, alla violenza e alla povertà che annullano la libertà di scelta.

Il danno politico e sociale che viene arrecato alle cittadine nel prefigurare uno scenario che normalizza la prostituzione e la tratta è incalcolabile, soprattutto in paesi come il nostro dove l’esigibilità dei diritti e il controllo della legalità sono ancora molto fragili e corruttibili. Non ultimo è il danno che si ripercuote sulle future generazioni come codifica della disparità tra uomo e donna che normalizza anche la violenza che da essa origina, come dice il preambolo della convenzione di Istanbul.

La passata esperienza di legalizzazione (fino al 1958) nel nostro paese ha rappresentato la naturale “evoluzione di un servizio reso ai soli uomini coscritti”, poi esteso a tutti gli uomini in zone cittadine circoscritte separate con muri (ancora visibili) dal resto delle città, muri che irrimediabilmente sarebbero ricostruiti, visto che la legalizzazione è richiesta dai benpensanti per nascondere, separare, ghettizzare la prostituzione contraddittoriamente e profondamente voluta.

L’inaccettabilità della prostituzione non è in discussione per noi, tuttavia intendiamo denunciare il pensiero diffuso sull’ineluttabilità della stessa e la cultura che la sostiene, antica come lo stupro come arma di guerra.

La complicità delinquenziale dei clienti può essere banalizzata solo in un quadro che istituzionalizza l’esercizio del sesso come bisogno unilaterale, che presuppone l’acquisto dei corpi.

La regolamentazione dello sfruttamento e la depenalizzazione del favoreggiamento, presuppongono appunto quel quadro ideale.

Le argomentazioni umanitarie, secondo le quali luoghi ad hoc controllati sarebbero sede di protezione delle donne, sono smascherate dalla stessa impossibilità del controllo sanitario dei clienti, della ineluttabile schedatura delle donne, da quella che sarebbe la necessaria resa “all’approvvigionamento di donne prostituite” (per soddisfare la crescente domanda della clientela) attraverso la tratta interna ed esterna all’Europa”.

Chi proclama la necessità dell’emersione, attraverso la legalizzazione, della prostituzione, lo fa in una realtà che non deve far più emergere nulla visto che tutto avviene sotto gli occhi di tutti ed è cinicamente tollerato, in particolare la violenza perpetrata dai clienti. Il dieci per cento di tutti i crimini sessuati contro donne e bambine, stupro, percosse, ferimenti e uccisioni sono perpetrati su prostituite. Nella prostituzione la donna è oggetto di violenza non solo da parte dei trafficanti ma anche da parte dei clienti che ne richiedono ‘i servizi sessuali’.

Nella prostituzione (non solo di vittime di tratta) è maggiore la violenza che le donne subiscono (il 35% in più di violenza rispetto alla popolazione femminile generale con un 26% in più di dipendenza da alcool e droghe) e maggiormente è in pericolo la salute:

– Il rischio di HIV è di 13.5 volte più elevato che nella popolazione generale femminile (dati OMS), Il disturbo post traumatico da stress è presente nel 68% dei casi e nell’80% è presente la depressione; i livelli di dissociazione sono similari a quelli della popolazione psichiatrica. Inoltre, secondo un recente report condotto dal ginecologo Wolfgang Heide, le donne prostituite in Germania a 30 anni hanno già segni di invecchiamento precoce, hanno inoltre una serie di disturbi psicofisici quali: dolori cronici addominali, gastriti e infezioni frequenti e ogni tipo di malattie a trasmissione sessuali.

Di contro, alle  realtà regolamentariste  in Europa  (tra cui principalmente la Germania come il bordello più grande d’Europa), è stato ampiamente dimostrato – da numerose ricerche – come il modello abolizionista/nordico sia l’unico efficace nel contrasto alla tratta e allo sfruttamento sessuale; dall’approvazione di questa legge abolizionista in Svezia, la prostituzione di strada è dimezzata, nessuna persona prostituita è stata uccisa (contro le 123 donne uccise da clienti in Germania) e dalle intercettazioni della polizia emerge come i trafficanti definiscano la Svezia “a bad market” e spostino i loro traffici in Paesi regolamentaristi come la Germania dove possono agire in un regime di totale impunità.

Noi chiediamo e sosteniamo con forza l’approvazione di una legge del parlamento Italiano che, in adesione al modello abolizionista (nordico e francese) e considerando la prostituzione una forma di violenza sulle donne (Risoluzione europea Honeyball), introduca anche nel nostro paese il contrasto alla domanda di prostituzione, attraverso la esclusiva penalizzazione dei clienti (dove il reato è costituito dall’acquisto di servizi sessuali e non dai servizi resi da chi è prostituita) e fornisca alle donne alternative concrete attraverso percorsi di fuoriuscita dalla violenza, in linea con la Convenzione di Istanbul.

Comunicaci la tua adesione a questo comunicato tramite il form qui sotto:


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    Promotrici dell’iniziativa:

    UDI Napoli – Salute Donna – Resistenza Femminista – Iroko Onlus

    Aderenti alla rete

            1. Differenza Donna
            2. UDI di Catania
            3. UDI Monteverde
            4. Arcidonna
            5. ArciLesbica
            6. Dream Team
            7. Donne in Quota
            8. Articolo 1
            9. Nuovi orizzonti
            10. Arcilesbica Modena – Il corpo delle donne non si compra, non si vende e non si affitta.
            11. Coordinamento Nazionale donne della Cisl
            12. Coordinamento donne Cisl Campania
            13. Coordinamento donna Cisl Napoli
            14. Associazione I Girasoli dell’Est
            15. Donne Insieme
            16. Senonoraquando Genova
            17. Il Ricciocorno Schiattoso
            18. Associazione GMA di Napoli
            19. Associazione Ebano di Milano
            20. Federazione Femminile Evangelica Valdese e Metodista (FFEVM) – Il Consiglio Nazionale della FFEVM ha deciso di firmare come associazione.
            21. Associazione Maddalena
            22. Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
            23. Cooperativa “le Tre Ghinee”/Le Nemesiache
            24. “La Ragnatela” antiviolenza di Catania
            25. La Città Felice di Catania
            26. l’Universo Dentro – Ortona
            27. Movimento per l’Infanzia di Firenze
            28. Associazione Cora
            29. Associazione Eleonora Pimentel
            30. Archivia – Donne In Relazione
            31. Associazione “Fermaletuemani”
            32. Rete SNOQ Napoli
            33. Terra di Lei
            34. One Billion Rising Napoli
            35. Consigliera di Parità Napoli
            36. UDI Territoriale di Portici
            37. First Cisl (parità di genere)
            38. Radfem Italia
            39. Iniziativa Femminista
            40. EVA – Ricomincio da capo
            41. Cooperativa Xenia
            42. Associazione Federico nel cuore
            43. UDI Massa Carrara
            44. Associazione di donne Armonie Bo – Piena adesione.
            45. Coordinamento Italiano Lobby Europea delle donne
            46. Associazione Olympia de Gouges Grosseto
            47. Associazione Rising
            48. Associazione Febe
            49. Coordimento donne siciliane
            50. Associazione NONDASOLA onlus-Centro anti-violenza Reggio Emilia
            51. Associazione Safiya onlus
            52. Associazione L’albero di Antonia
            53. Centro anti-violenza Polignano a mare (BA)
            54. Associazione DORAD
            55. YWCA
            56. Associazione Le Fate, Ancona
            57. Associazione sportiva Meridies – Siamo un’associazione che promuove lo sport ed in particolare le arti marziali come strumento di consapevolezza e autodifesa delle donne.
            58. UDI Massa Lombarda – il gruppo di donne UDI di Massa Lombarda aderisce alla iniziativa.
            59. Collettivo Maripose “Dipende da Noi Donne” – Genova – Carissime sosteniamo e condividiamo il “Comunicato della rete abolizionista italiana per l’approvazione della legge sul modello nordico”. Anche noi consideriamo inaccettabile la prostituzione e condividiamo la vostra denuncia a una cultura che la sostiene e la considera ineluttabile: una cultura patriarcale che nega la dignità e la libertà di tutte le donne, riducendole ad oggetti di consumo sessuale. Per noi essere contro la prostituzione significa affermare che la dignità e la libertà di ognuna sono inseparabili dalla dignità e dalla libertà delle altre, una libertà legata al bene, dove il bene proprio è anche quello degli altri, una libertà dove menti, corpi e sentimenti sono uniti. Essere contro la prostituzione non è una battaglia moralista, ma una battaglia ideale e coscienziale, una battaglia per una libera scelta amorosa e sessuale, in cui la sessualità sia un momento di creatività, legato al bene e non alla sottomissione. Un’idea benefica della libertà delle donne come libertà di tutte e tutti è inconciliabile con un’idea della prostituzione come libera scelta individuale che purtroppo alcune donne, che si dicono femministe rivendicano. Queste, secondo noi, fanno il gioco del patriarcato e alimentano confusione soprattutto fra le giovanissime, insinuando una visione distorta del proprio corpo e della sessualità e difendendo una libertà individuale scissa da valori universali e benefici per tutti, donne e uomini. In questo momento storico di grande decadenza valoriale, di razzismo e di violenza contro le donne, pensiamo che sia importante impegnarsi per vivere meglio da protagoniste, per questo stiamo costruendo una rete di Collettivi di Dipende Da Noi Donne, di cui il nostro Collettivo Maripose di Genova fa parte. Ma vogliamo anche unirci con chi come voi ha a cuore la vita delle sorelle vittime della tratta. Per questo sentiamo nostro il vostro impegno anche sulla legge sul modello nordico.
            60. Osservatorio Interreligioso sulle violenze contro le donne – L’Osservatorio Interreligioso sulle violenze contro le donne combatte l’oppressione delle donne: da quella fisica a quella spirituale. E’ assolutamente d’accordo con il comunicato. E si spera di poter collaborare per altre iniziative.
            61. Elvira Reale
            62. Stefania Cantatore
            63. Esohe Aghatise
            64. Elisa Ercoli
            65. Valentina Benedetti
            66. Monica Lanfranco – Aderisco convintamente.
            67. Pina Nuzzo
            68. Laura Cima – Come mai nessun uomo tra i firmatari? Finché non finisce la complicità sulla sessualità predatoria e violenta maschile continueranno stupri, stupri a pagamento, stupri di guerra, violenze terribili ovunque. Questa legge può essere un primo passo. Merlin è stata derisa e perseguitata, ma alla fine è riuscita a far chiudere i casini dove i padri portavano i figli a imparare. Urge approvare la legge senno questo governo riapre le case chiuse
            69. Micaela Cacciapuoti
            70. Irene Ciambezi
            71. Giovanni Ramonda
            72. Teresa Potenza
            73. Anna Letizia
            74. Laura Capobianco
            75. Pina Tommasielli
            76. Liliana Ocmin
            77. Maria Luisa Nolli
            78. Carla Cantatore
            79. Giulia Cavicchia
            80. Giovanna Crivelli
            81. Fiorenza Taricone
            82. Raffaella Capuozzolo
            83. Emanuela Mariotto
            84. Gabriella Ferrari Bravo
            85. Maria Pia Marroni
            86. Enza Tempone
            87. Geraldina Speranza
            88. Roberta Trucco – Condivido Grazie per il lavoro che fate.
            89. Chiara Lo Scalzo
            90. Michelangela Barba
            91. Lucia Ferilli
            92. Marcella De Carli
            93. Maria Esposito Siotto
            94. Andrea Mazzeo Fazio
            95. Luisa Festa
            96. Enza Turco
            97. Carla Calce
            98. Andrea Coffari
            99. Vittoria Camboni
            100. Anna Di Salvo
            101. Annamaria Raimondi
            102. Rossana Casalegno
            103. Carla Capaldo
            104. Esther Basile
            105. Laura di Mascolo
            106. Caterina Serrao
            107. Ofelia de Renzo
            108. Rossana Panachia
            109. Angela Lanza
            110. Lisa Giannetta
            111. Marina Longo
            112. Donatella Martini
            113. Teresa Coppola
            114. Teresa Boccia
            115. Rossana Ciambelli
            116. Maria Rossetti
            117. Francesca Bertolacci
            118. Isabella Bonfiglio
            119. Suny Vecchi Frigio
            120. Anna Maria Visconti
            121. Cinzia Lorusso
            122. Betty Argenziano
            123. Wilma Marrone
            124. Valeria Damiani
            125. Laura Bassi
            126. Maria Teresa Vallefuoco
            127. Rosanna Sanzone
            128. Alberta Tagliacozzo
            129. Isabella Mele
            130. Pina Orpello
            131. Clara Pappalardo
            132. Giovanna Scassellati
            133. Rosa Di Matteo
            134. Maddalena Celano
            135. Giovanna Cacciapuoti
            136. Tina Quarto
            137. Tilo Pez
            138. Ida Orlando
            139. Mariolina Coppola
            140. Antonella Penati
            141. Mario Guarino
            142. Stefania Maggio – Sono abolizionista. I prostitutori vanno sanzionati e fermati. Fermate la domanda e scomparirà l’offerta.
            143. Sara Nicolini – L’unico modello perseguibile è quello che criminalizza il vero criminale, il cliente.
            144. Maddalena Rufo
            145. Mariangela Cascone
            146. Marzia Galardini – Sottoscrivo.
            147. Rita Paltrinieri
            148. Sara Crescimone Messina – FEMMINISTORIE Catania condivide e aderisce.
            149. Marcello Cicirello – Aderisco all’appello. Grazie.
            150. Tiziana Pezzuolo
            151. Cristina Barbieri – Sono perfettamente d’ accordo.
            152. Francesca Cirelli
            153. Irene Starace
            154. Daniela Tuscano – Il sistema prostituente è l'(in)dègno corollario dello sfruttamento androcapitalista della donna. Va abbattuto!
            155. Giuseppe Medugno
            156. Catia Tebaldi – D’accordissimo con voi. La prostituzione e’ una violenza sessuale contro le donne. Il femminismo italiano “moderno” che ridicolizza noi radicali perché non approviamo le lavoratrici del sesso ha torto e col tempo se ne dovranno rendere conto. E’ orribile pensare che qualcuna pensa sia femminista usare il proprio corpo in questo modo e pensare che sia libertà. Mi dispiace molto di tutto questo. Non avrei voluto io che sono ragazza degli anni 70 che finisse cosi’.
            157. Deborah Obertello – Aderisco al Comunicato della rete abolizionista italiana per l’approvazione della legge sul progetto nordico.
            158. Angela Parentela – Confermo adesione comunicato Rete Abolizionista per approvazione della legge sul modello nordico.
            159. Luisa Vicinelli – La responsabilità è solo maschile.
            160. Bianca Sofia Porcelli
            161. Paola Lazzarini
            162. Antonella Berte’ – I puttanieri pagano per stuprare. Quello che comprano i puttanieri non e’ sesso. Il sesso e’ piacere per tutte le persone coinvolte. La prostituzione e’ stupro a pagamento.
            163. Samantha Trezzi – Sono favorevole all’approvazione del modello nordico, più rispettoso della dignità della persona e punitivo nei confronti dei clienti.
            164. Anna Nestucci – Legalizzare lo sfruttamento è legittimare definitivamente misoginia e pedofilia, e peggiorare la tratta, di cui l’industria del sesso ne costituisce almeno più del 90% del volume.
            165. Elisabetta Meglioli
            166. Silvia Santarelli
            167. Rossana Fortunato – Avanti tutta! Girlpower!
            168. Maria Simona Borella – Approvo in toto il comunicato. Anche se si volesse contestare l’abolizionismo a livello teorico, i dati su “l’esperimento” tedesco non possono essere ignorati. BASTA SFRUTTAMENTO, BASTA VIOLENZA!
            169. Maria Azzola – Aderisco.
            170. Annarita Avezzu’
            171. Sofie della Vanth
            172. Ilaria Brunetti
            173. Valentina Iamotti
            174. Elena Marini
            175. Megi Pajtesa
            176. Antonella Zambelli
            177. Giuliana Caleo
            178. Nadia Talarico
            179. Martina Nuti
            180. Roberta Cabrini
            181. Beatrice Diana Carli – i nostri corpi non sono in vendita.
            182. Alessandro Del Pozzo – Firmo perché mi sembra il minimo che un UOMO possa fare.
            183. Lucia Nesi – Concordo con questa iniziativa per il suo alto grado di civiltà.
            184. Bruno Tomasello
            185. Maria Chiaramonte
            186. Daria Rizzo – Dobbiamo riuscirci.
            187. Isabella Marchesani
            188. Nicoletta Randi
            189. Lidia Laffranchi – Not for sale.
            190. Manuele Mencarini – La prostituzione è un crimine contro i diritti umani, FERMIAMOLA!!!
            191. Maria Angela Bonas – Aderisco.
            192. Giuliana Ruoti
            193. Daniela Luciani – Aderisco pienamente alle ragioni esposte e chiedo al Parlamento Italiano di legiferare in merito.
            194. Massimo Quinzi
            195. Chiara Delpero
            196. Laura Tagliabue
            197. Anna Amat di San Filippo – I bambini maschi e femmine devono crescere in una società dove le donne non siano “corpi da stuprare”. Colpendo i clienti , stupratori a pagamento, possiamo fermare la mentalità che vede, nell’acquisto dei corpi delle donne, la normalità.
            198. Arianna Vacca
            199. Maria Amigo-Rodriguez
            200. Francesca Tomasso
            201. Alessio Stalla – Le donne non sono in vendita.
            202. Marcella Candido
            203. Flavia Rizzica – Nessuna persona venderebbe il proprio corpo a soggetti nei cui confronti prova disgusto se non si trovasse in una situazione di totale disperazione psichica e materiale, approfittare di questa disperazione non e’ libertà è disumanità ed egoismo.
            204. Sara Checconi
            205. Federica Molteni
            206. Deborah Carducci
            207. Fabiana Sacco
            208. Donata Leone
            209. Nazzarena Desideri
            210. Francesca Scattoni – No alla prostituzione! Il corpo vendibile di una sola donna è il corpo vendibile di tutte!
            211. Armanda De Angelis – Sono molto contenta che ci siamo decise ad intraprendere questa azione. Grazie. Io ci sono.
            212. Silvia Mignani
            213. Luisa Cighetti
            214. Valeria Failoni – Dopo essermi adeguatamente informata, sono convinta che il modello nordico/abolizionista sia il migliore per tutelare la salute e i diritti delle donne e dei minori.
            215. Mary – É urgente punire i clienti delle prostitute che sono i veri sfruttatori delinquenti e violentatori. Inoltre si richiede di conoscere i nomi e l’iscrizione nel registro Italiano degli autori di reati sessuali. Come in America. Sex offender registry.
            216. Maria Pia Simonetti – Proviamo. Anche la legge aiuta a costruire nuove mentalità.
            217. Melissa Merlin
            218. Elena Valentini – Tenete il cazzo nelle mutande.
            219. Cristina Mencarelli
            220. FEMMINISTORIE Catania
            221. Emanuela Mariotto – Per abolire la più antica oppressione degli uomini sulle donne.
            222. Edda Furini – Sarebbe una legge di civiltà e, forse, di rieducazione al rispetto delle donne, alla necessità di costruire un rapporto vero tra uomo e donna non basato solo sull’atto sessuale.
            223. Alice Amodio
            224. Maria Cristina Oddo
            225. Lucia Simone
            226. Samantha Ghio
            227. Gerardina Speranza – La prostituzione non è una libera scelta.
            228. Lucia Celant
            229. Fatma Shafei
            230. Mattia ventura
            231. Lucia Ferilli – Sostengo le donne di Resistenza femminista condividendo il contrasto alla domanda di prostituzione.
            232. Marialuigia Di Vincenzo – Aderisco al comunicato, non è accettabile la mercificazione della donna.
            233. Carmen Dell’Aversano
            234. Cinzia Varone
            235. Daniela Palladino
            236. Elisabetta Covini
            237. Chiara Scipioni
            238. Susanna Cardelli – Per chi ancora dice che tanto lo sfruttamento sessuale non può venir fermato: allora vogliamo smettere anche di combattere la corruzione, gli omicidii, il furto e tutte le forme criminali che esistono da secoli e secoli? Certo che no, cerchiamo comunque di fermarle, e non smetteremo di combatterle. Per chi dice che alcune donne, però, scelgono di vendersi: Allora quando si parla di povertà si può dire che, però, al mondo ci sono un paio di miliardari che stanno bene? Per chi chiede “Cosa disse Harriet Tubbs?”: Lei disse che ne avrebbe salvati molti di più se solo avessero saputo di essere schiavi! Nessuna di noi è libera e rispettata finché c’è chi crede che comprare una donna vada bene. Chi lo crede si dovrà ricredere.
            239. Silvia Marzi
            240. Giulia De Meo
            241. Cinzia Francabandera
            242. Alessandra Ibba
            243. Susanna Barbagli – Aderisco e condivido!!
            244. Cristina Martiradonna
            245. Patrizia Palumbo
            246. Daria Dibitonto
            247. Claudia Achilli – Aderisco e sottoscrivo quanto esplicitato nel comunicato. Basta sfruttamento. Le donne non sono merce ad uso e consumo di frustrati che pensano che pagando possano ottenere ciò che vogliono.che vengano puniti come meritano.
            248. Ilaria Coli
            249. Paola Frisoli – Concordo e mi impegno a diffondere questo documento.
            250. Caterina Pafundi
            251. Michelina Lammardo
            252. Tiziana Dimartino
            253. Enrico Simionato
            254. Sharon Pellegrino – Sono d’accordo. Sia donne che uomini non devono più essere considerati come merce e le future generazioni devono aver ben presente questa cosa.
            255. Michela Masucci
            256. Dorotea Coco
            257. Silvia Ruggeri
            258. Daniela Falconetti – Vorrei un mondo rispettoso di tutti gli esseri umani, senza distinzione di sesso. Vorrei pene severe per chi maltratta donne, bambine e bambini, e tutte le persone che si trovano in condizioni di disagio e fragilità, pene severe per chi usa violenza e uccide, anche solo mentalmente. Mi auguro che anche l’Italia adotti il modello abolizionista nordico (senza purtroppo nascondere una punta di pessimismo), ma c’è seriamente bisogno di un cambiamento culturale, di creare una comunità consapevole basata sull’ascolto e il rispetto, sull’amore e la solidarietà. Un abbraccio a tutte le donne, al loro coraggio e forza.
            259. Nicola Lazzerotti – Sono fermamente convinto del modello nordico, colpire il “cliente” è il solo modo di fermare una tragedia di tale portata. A questo lego la necessità di bloccare le linee politiche (drammaticamente trasversali) che immaginano con la riapertura delle case chiuse o la creazione di zone rosse l’unico modo di risolvere il problema. Le politiche di paesi come l’Olanda e la Germania, che hanno sperimentato queste soluzioni, dimostrano che in questa maniera si favoriscono i fenomeni di tratta. Sono a disposizione per sostenere, per quanto mi è possibile, le vostre iniziative e per divulgarle. Un abbraccio e in bocca al lupo.
            260. Paola Mauri
            261. Maurizio Marchi
            262. Rosanna Rondelli – Aderisco alla rete.
            263. Emanuela Martignetti
            264. Maria Stella Cammarota
            265. Giuliana Longo – La prostituzione è la realtà più abbietta che la mente dell’uomo – inteso come maschio – abbia organizzato. Basta schiave!!
            266. Agnese Forte
            267. Edda Billi – Io insisto: il problema VERO è il CLIENTE.
            268. Giulia Sironi – Difendiamo i diritti e la dignità delle donne! Not for sale!
            269. Flavia Morra
            270. Elisa Romagnoli
            271. Sabina Di Luca Sidozzi
            272. Antonella Lombardo – Campi di rieducazione per guarire dal patriarcato.
            273. Barbara Giorgini
            274. Irene Sebastianelli
            275. Cristina Mocci
            276. Alberto Musa
            277. Tina Bianco
            278. Antonella Dotti
            279. Piero Cavina
            280. Raffaella Benetti
            281. Elena Carla Della Corte
            282. Angela Laura Cassola
            283. Filomena Perna
            284. Chiara Conchetto
            285. Anonima
            286. Cheyenne De Vecchis – Non ci ferma nessuno!
            287. Gabriella Velardi – Tutto questo deve finire.
            288. Mariuccia Sardi
            289. Elena Urru – Ho una bambina di cinque anni. Non voglio che cresca in un paese in cui comprare una donna è legale.
            290. Licia Palmentieri – Il sistema prostituente è la negazione stessa della scelta. È la cessione della scelta in cambio di un risarcimento. È la negazione della sessualità. È la reiterazione di un sistema di potere nel quale la donna è pedina di scelte, decisioni e desideri unicamente maschili e capitalistici.
            291. Elena Taborri
            292. Silvia Meneghello
            293. Loredana Cancilleri
            294. Andrea Maffei – Resistenza!
            295. Barbara Palermo
            296. Senada Ugljesa
            297. Sergio Spera
            298. Cinzia Salomoni Siano – Aderisco perché sono convinta che, come ha rilevato Rachel Moran, sopravvissuta alla prostituzione e attivista di SPACE (associazione globale di donne fuoriuscite dall’industria del sesso), “nella prostituzione non viene comprato il sesso, ma l’abuso sessuale”.
            299. Rita Ciatti – Dopo aver letto il libro di Rachel Moran e assistito al convegno organizzato da voi a Roma sull’industria del sesso mi sono convinta che il sistema prostituente sia tra le peggiori forme di sfruttamento e violenza che colpiscono le donne e sono fermamente contraria alla sua regolamentazione come è successo in Germania, quindi aderisco alla proposta di far approvare una legge sul modello nordico che penalizzi i clienti, non lo riconosca come lavoro (dato che è appunto sfruttamento e violenza) e aiuti le donne vittime a costruirsi una vita dignitosa nel pieno rispetto della loro individualità. Grazie a voi per l’ottimo lavoro che svolgete.
            300. Jenny Mirtillo
            301. Cristian Pantano
            302. Daniela Burinato – Non si possono acquistare e sfruttare esseri viventi come fossero cose… questo devono capire gli uomini che ancora pensano che le donne siano sempre e comunque a loro disposizione e che ancora pensano che prostituirsi sia una libera scelta e la prostituzione un lavoro come un altro.
            303. Alessandro Di Rienzo
            304. Francesca Calamai – chiedo che venga approvata una legge sul modello nordico abolizionista. Grazie
            305. Laura Luperto
            306. Liliana – Non sarà facile fare prendere in esame una tale legge, considerando la cultura patriarcale ancora presente in Italia. Mi auguro che le giovani generazioni sappiano superare ogni forma di sessismo. Bisogna provarci anche con l’aiuto di una legge.
            307. Alessandra Benvenuti
            308. Mimma Deiana – Aderisco.
            309. Olimpia Bussani
            310. Elena Ponzetti
            311. Maria Serena Cerri
            312. Francesca Satta – La prostituzione esiste perché c’è un uomo che compra una donna.
            313. Daniela Catellani – La prostituzione non è il mestiere più antico ma il sopruso più antico e più normalizzato.
            314. Debora Magnani
            315. Tiziana Boeris
            316. Paola Gatto
            317. Matilde Consales
            318. Marcella Boglione – Aderisco pienamente.
            319. Rossella Boeris
            320. Pasqualina Bonifacio
            321. Rita rizzi – Nessun tipo di abuso deve essere accettato.
            322. Beatrice Comini
            323. Antonella Troilo – Sostengo la petizione.
            324. Michela Buscaldi
            325. Elena Ortale
            326. Delia Pizzuti
            327. Laura Damilano
            328. Maria La Manna
            329. Federica Bracciotti – Noi chiediamo e sosteniamo con forza l’approvazione di una legge del parlamento Italiano che, in adesione al modello abolizionista (nordico e francese) e considerando la prostituzione una forma di violenza sulle donne (Risoluzione europea Honeyball), introduca anche nel nostro paese il contrasto alla domanda di prostituzione, attraverso la esclusiva penalizzazione dei clienti (dove il reato è costituito dall’acquisto di servizi sessuali e non dai servizi resi da chi è prostituita) e fornisca alle donne alternative concrete attraverso percorsi di fuoriuscita dalla violenza, in linea con la Convenzione di Istanbul.
            330. Ilaria Fanelli
            331. Anonima
            332. Daniela Sini – Sono assolutamente a favore del modello svedese, dal momento che ho letto il libro di Rachel Moran e ho saputo nello specifico ciò che la legalizzazione della prostituzione ha creato: la Germania è un bordello a cielo aperto e le donne son più prigioniere di prima.
            333. Barbara Burinato
            334. Mattia Da Re – Aderisco con convinzione, per combattere gli “stupri a pagamento” e per chiedere alle istituzioni di non cadere nella trappola di chi vorrebbe trasformare lo Stato in un pappone.
            335. Emanuela Mereu
            336. Tania Martinelli
            337. Gabriela Carrara
            338. Tessa Gavina
            339. Maria Grazia Vantadori – Essere donna costituisce da sempre il maggior rischio di morire per azione violenta. Le donne sono sempre state considerate oggetti di possesso maschile e per tale motivo non persone, ma strumenti senza diritti ma solo doveri. Il diritto ad essere considerato essere umano è inviolabile per ognuno. La libertà di scelta non è spesso applicabile alle donne che si ritrovano in condizioni disagiate, subalterne ad una prevaricazione maschile (peraltro di più negata).
            340. Iole Natoli – La prostituzione è un abuso programmato sulle donne. Per contrastare la prostituzione occorre colpire la domanda mediante la penalizzazione degli abusanti, ovvero degli utilizzatori del “servizio” chiamati ipocritamente “clienti”.
            341. Joelle Cerfoglia
            342. Irene Persi Paoli
            343. Giancarlo Marcone
            344. Maurizio Sansone – Sostengo da decenni che se una sanzione deve esserci deve essere comminata al cliente.
            345. Eliana Pieralice – E smettete di chiamarle sex workers!
            346. Rubina Dervishi – Noto con grande Gioia, che ci sono anche uomini ad aver firmato 😊… Non si può parlare di civiltà quando si compra il corpo di una persona, no, non si può parlare di civiltà !!!
            347. Graziella Poluzzi – Condivido l’iniziativa proposta da Noi Donne sulla prostituzione a modello svedese.
            348. Patrizia Pasqualucci
            349. Bruna D’Amico
            350. Giulia Mangherini
            351. Simona Fiorucci
            352. Cristiana Guidetti
            353. Antonella Rossi
            354. Roberta Cabrini
            355. Valentina Fiorini
            356. Daniele Laganà
            357. Chiara Benetti
            358. Sabrina Perrotta – Concordo in pieno: prostituzione è una forma di oppressione e violenza sulle donne, che ostacola lo sviluppo della parità tra le future generazioni di donne ed uomini.
            359. Nancy Sciuto
            360. Paola Castagna
            361. Daniele Crobu
            362. Annamaria Consoli – Resistere sempre.
            363. Erica Angelini
            364. Fatbardha Abazi
            365. Zdenka Rocco
            366. Valeria D’Angelo
            367. Stefano Daino
            368. Daniela Marcuccio
            369. Federica Buffa – Nessun corpo può essere messo in vendita. Finché faremo finta di niente e gireremo la testa altrove nulla potrà cambiare.
            370. Cecilia Porrotto Boldt
            371. Anna Bertasini
            372. Veronica Pietrini – Colpire i clienti e gli sfruttatori ed educare alla parità dai primi anni di scuola.
            373. Nicoletta Monaco – Aderisco al comunicato. Considero la prostituzione violenza, odio la violenza.
            374. Gabriella Scala
            375. Laura De Barbieri
            376. Giulia Poletti
            377. Daniela Chiavacci
            378. Federica Perna
            379. Alice Ujcic
            380. Agnese Zanetti
            381. Michela Noris – Il modello nordico è la soluzione che metterà fine a questo atroce e disumano fenomeno.
            382. Sabrina Vecchi
            383. Cristian Pantano
            384. Lorella Marini
            385. Ida Paola Sozzani – Aderisco convintamente e mi unisco alla battaglia di tante donne per assicurare piena dignità a ciascuna donna in tutti i paesi del mondo.
            386. Giuseppe Rigamonti – Assolutamente d’accordo.
            387. Daniela Tuscano – La perdita di una visione ontologica dell’umano a vantaggio di un’altra, solo economicistica, basata sul profitto, è il più chiaro e terribile segnale della violenza turboliberista. Bisogna respingere con forza questo scempio di cui, ovviamente, sono vittime le donne e i bambini, i meno “omologati” in questa oclocrazia suprematista di maschi viziati.
            388. Vittoria Camboni
            389. Patrizia Aresu – Libertà alle donne vittime.
            390. Irene Leuci
            391. Francesca Cirelli
            392. Giada Caserta
            393. Gloriana Valsecchi – Stare contro ogni forma di sfruttamento è un atto dovuto. Senza se senza ma.
            394. Denisa Kola
            395. Giulia Della Corte
            396. Maria Azzola
            397. Annarita Coletta
            398. Alice Gabetti
            399. Francesca Rutigliani
            400. Patrizia Oliverio – Condivido pienamente.
            401. Emanuele Pezzani
            402. Silvia Meneghello
            403. Graziella Falaguasta
            404. Carla Rimondi
            405. Gianluigi Amadei – Come figlio di una donna che ha speso la maggior parte della propria esistenza in favore dei diritti delle donne – iniziando con l’iniziativa vincente per l’ammissione delle donne alla Magistratura – non posso che sostenere la vostra giusta battaglia. Avanti con forza e senza cedimenti!
            406. Giovanna Busi
            407. Maria Querze’ – Aderisco convintamente.
            408. Riccardo Giordani
            409. Grazia Pecorelli
            410. Elettra Salis
            411. Pier Luigi Giacomoni
            412. Giulia Ferraresi
            413. Piergiuseppe Babini – Sono femminista!
            414. Maria Beatrice Servi
            415. Emanuela Berra
            416. Elisa Venturini
            417. Anna Passoni
            418. Alessandra Ibba
            419. Mary F. – I clienti vanno multati e identificati ed incarcerati. vanno inseriti in un elenco e registro pubblicamente consultabile. Dobbiamo sapere TUTTI chi sono i delinquenti che comprano, sfruttano, torturano e disprezzano le donne prostituite.
            420. Patrizia schiavoni – Magari si riuscisse a fare una legge così.
            421. Ivana Fabris
            422. Movimento Essere Sinistra MovES
            423. Meri Teglia
            424. Elena Zafferri – Non siamo in vendita.
            425. Rosa Di Matteo
            426. Daniela Salati – Senza una legge sul modello nordico, l’Italia continuerà ad avere una mentalità maschilista e sessista dove la donna può essere sfruttata è trattata come un qualsiasi oggetto senza alcun rispetto.
            427. Marilena Zinghí
            428. Maria Gabaglio – Pienamente d’accordo.
            429. Stefano Montanari – Aderisco al comunicato.
            430. Irene Bonaccorsi
            431. Maria Mercedes Rossi – Sono assolutamente d’ accordo! L ‘ho detto in questi giorni anche ad un evento sul traffico delle persone alle Nazioni Unite di New York…
            432. Federica Vanni – Aderisco per l’ approvazione della legge sul modello nordico.
            433. Isabella Mele
            434. Martina Marchesi
            435. Costanzo Ferraro
            436. Maria Anna Crocenti
            437. Aurora Munarin
            438. Carmela di Punzio – Con la speranza che questo crimine abbia fine.
            439. Emanuela Frisonu – Al di là di ogni credo e appartenenza a gruppi sociali, unite a difesa della dignità di ogni donna violata.
            440. Cecilia Keith
            441. Alice Dimastrogiovanni
            442. Daria Ghidina
            443. Matilde Toscano
            444. Anna Rita di Blasi
            445. Maria Cavicchioni
            446. Angela di Luciano
            447. Andrea Maggi
            448. Roberta Casparetti
            449. Alessandra Gentile
            450. Annalisa Marino
            451. Giusi La Marca – Basta con lo schiavismo sessuale di donne e bambine. Libertà per le donne e la loro VITA
            452. Mara Petrosino
            453. Sandro Sproccati
            454. Sergio Ciappina
            455. Antonella Passagnoli
            456. Paola Malacarne – Condivido e sostengo la richiesta di approvazione di una legge del parlamento Italiano che, in adesione al modello abolizionista (nordico e francese) e considerando la prostituzione una forma di violenza sulle donne (Risoluzione europea Honeyball), introduca anche nel nostro Paese il contrasto alla domanda di prostituzione, attraverso la esclusiva penalizzazione dei clienti (dove il reato è costituito dall’acquisto di servizi sessuali e non dai servizi resi da chi è prostituita) e fornisca alle donne alternative concrete attraverso percorsi di fuoriuscita dalla violenza, in linea con la Convenzione di Istanbul.
            457. Flavia Cottone – La tratta è un crimine di lesa umanità.
            458. Doranna Lupi
            459. Erveda Sansi
            460. Martina Esposito
            461. Rubina Dervishi – Contro l’oppressione più antica del mondo!!!
            462. Maurizia Depedri – Se passa la legalizzazione passa anche il concetto della donna come merce.
            463. Anna Englaro – Aderisco in toto a questo comunicato e auspico l’applicazione di quanto indicato!!!
            464. Sandra Rossi– La prostituzione non è lavoro ma sfruttamento di esseri umani.
            465. Luca Souricau – Pazzesco ed inaudito: condivido in tutto.
            466. Lina De Cesare
            467. Marzia Sannicola
            468. Laura Mattei
            469. Catia Legranzini
            470. Adriano Bilardi
            471. Maurizio Angelini
            472. Patrizia Bianchin – Completamente d’accordo con la vostra battaglia!!!
            473. Giovanni Savoini – Vorrei che terminasse la violenza della prostituzione.
            474. Paola Barbieri
            475. Livia
            476. Alessia Bosani
            477. Vivien de Vecchis
            478. Chiara Valentini
            479. Teresa Olivieri
            480. Sara Checconi Sbaraglini
            481. Giuseppina Valle – Avanti con coraggio! Basta con la schiavitù e lo sfruttamento di donne e bambini.
            482. M.Rosaria della Volpe – Voglio che tutti i bambini di tutto il mondo, specialmente chi viene sfruttato col turismo sessuale, vengano tutelati con leggi severe anche per chi fa turismo sessuale!!!
            483. Maria Elena Marangoni
            484. Anonima – La prostituzione regolamentata dallo stato è una forma di stupro legalizzato. Ma bisogna disinnescare la prostituzione dal pensiero e dalla cultura femminile che sin dall’infanzia propone alle bambine un modello estetico e comportamentale subdolamente volto al meretricio.
            485. Cristina Casazza – Aderisco.
            486. Nilla Martinis
            487. Amanda Spinelli
            488. Maria Gaita
            489. Raffaella Mauceri
            490. Ester Basile
            491. Patrizia Cencetti
            492. Siusi Casaccia
            493. Grazia Villa – Aderisco al Comunicato ribadendo la necessità di riaprire anche il dibattito parlamentare sulle proposte di legge già presentate alla Camera e al Senato aventi ad oggetto disposizioni che senza intaccare principi e obiettivi della Legge Merlin introducono sanzioni penali per chi acquista prestazioni o servizi sessuali in applicazione del c.d. modello nordico.
            494. Anna Caruso
            495. Paola Cavallari
            496. Angela Di Luciano
            497. Maria Gabriella Rustici
            498. Dora Bognandi
            499. Licia valente – Prostituzione non è libertà sessuale. Abbasso i magnaccia!!!
            500. Susanna Giovannini
            501. Anna Maria Ribet Ratsimba
            502. Raffaela Periotto
            503. Debora Maurich
            504. Monica Asirelli
            505. Beatrice Giannoni
            506. Vincenzina Mancini
            507. Donato Cicolani
            508. Annachiara Saccavino
            509. Valentina Bargigia
            510. Silvia Rossini – Firmo il comunicato perché è inaccettabile comprare un essere umano.
            511. Marta de Luca – È fondamentale per un paese che si definisce civile tutelare le donne, non solo, farsi baluardo di un tale modello.
            512. Giulio Ceccarelli
            513. Lydia Farmini
            514. Alessandra Ibba
            515. Gabriella Deriu
            516. Roberta Becattini – Nella speranza che le donne diventino finalmente amiche fra loro!
            517. Giuseppina Cavalieri
            518. Mida Cannarella
            519. Alessio Leuzzi
            520. Paola Perxiano – Aderisco. Nessuno deve essere in vendita.
            521. Elisa Orsini
            522. Irene Parravano – La prostituzione è un abuso, mai una libera scelta.
            523. Leonardo Panerati
            524. Anonima – Grazie per il vostro impegno, preferirei non essere pubblicata sulla pagina.
            525. Sandro Amadei
            526. Adele Bernardi – La prostituzione è stupro, violenza e tortura a pagamento.
            527. Ludovica Ferrera – La “libera scelta” è la più ipocrita e vile mistificazione usata per edulcorare quella che è la più lampante violenza che gli uomini compiono nei confronti delle donne. Come possiamo pensare di abbattere le discriminazioni nei nostri confronti approvando che per le strade ci siano in bella vista posti in cui le donne vengono vendute come se fossero carne da macello?
            528. Sara Bernabeo
            529. Vincenzo Postiglione
            530. Salvatore Solimo
            531. AnnaMaria Papaleo
            532. Giuseppe Mele
            533. Vanessa Scifo
            534. Giada Di Ciao
            535. Anonima
            536. Alessia Ferranti
            537. Veronica Indigeno
            538. Fabiana Pazzano
            539. Giulia Carrieri – La prostituzione è, a tutti gli effetti, schiavitù e per questo motivo va osteggiata con ogni mezzo.
            540. Valentina Giambalvo
            541. Marianna Fracasso
            542. Amanda Garau
            543. Stefania Pezzato
            544. Antonella Bianco
            545. Silvia Ciurli
            546. Nicola Carollo
            547. Danila Dominici
            548. Sonia Floris – È inaccettabile che ancora in Europa sia legale la prostituzione. La prostituzione è schiavismo. È contro i diritti umani. Và fermata.
            549. Agnès Thery – Finalmente!! Pieno appoggio.
            550. Cinzia Varone – Lo stupro deve scomparire in ogni forma possibile! E’ ora che paghino tutti coloro che se ne rendono responsabili!
            551.  Antonia Capasso

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    3 risposte

    1. Settembre 17, 2018

      […] di alcuni politici di riaprire i bordelli in Italia! Le sopravvissute devono essere ascoltate!! Firmate il nostro comunicato per mettere fine a tratta e sfruttamento […]

    2. Marzo 17, 2021

      […] […]

    3. Luglio 24, 2021

      […] Sul modello nordico vedi il nostro comunicato qui […]