Comunicato della rete abolizionista italiana per l’approvazione della legge sul modello nordico
Colpire la domanda di prostituzione dei clienti è colpire al cuore lo sfruttamento sessuale e la tratta delle donne.
Le sottoscritte organizzazioni femminili e femministe, insieme alle associazioni nazionali e alle organizzazioni sindacali che si riconoscono in linea con la Risoluzione europea del 26 febbraio 2014 (Honeyball) e con la Convenzione di Istanbul, ribadiscono che la prostituzione è una forma di oppressione e violenza sulle donne, che colpisce la nostra libertà, la nostra dignità come cittadine, la nostra salute e ostacola lo sviluppo della parità tra le future generazioni di donne ed uomini.
La prostituzione costituisce la più grave minaccia alla libertà, alla salute e alla promozione sociale delle donne, non solo di quelle intrappolate nella tratta degli esseri umani: di tutte le donne (La risoluzione europea del 26 febbraio 2014).
La prostituzione è un fenomeno di genere che riguarda tutte: in essa vi sono implicate 87% donne e bambine (dati europei); 7% uomini, 6% transgender; e i clienti sono più del 90% uomini. La domanda di prostituzione da parte degli uomini non si ferma alle donne, coinvolge anche i minori e mette a rischio la vita e la salute di tanti bambini e bambine.
Ognuna di noi sente il diritto e il dovere di porre in atto la difesa dei diritti acquisiti: anche della legge Merlin, n. 75 del 1958, una delle prime ad aver stabilito con chiarezza che nessun uomo ha diritto di proprietà, anche temporanea, su una donna.
Il pagamento delle prestazioni sessuali è una forma di proprietà temporanea inammissibile e soprattutto una forma di violenza maschile contro le donne e i minori, criminogena e insieme complice di crimini contro la persona perpetrati da reti criminali organizzate. Il denaro non elimina, ma serve solo ad occultare l’abuso sessuale commesso, come dice Rachel Moran, sopravvissuta alla prostituzione e attivista di SPACE (associazione globale di donne fuoriuscite dall’industria del sesso), “nella prostituzione non viene comprato il sesso, ma l’abuso sessuale”.
Tutte le forme di contrasto ai commerci illegali e criminali implicano la punibilità del compratore e indicano la fattuale complicità dei clienti, nel caso della prostituzione il cliente viene invece protetto e tutelato in deroga al principio di eguaglianza tra cittadini.
Le forme legali di esercizio imprenditoriale del lenocinio, in Europa e mondialmente, hanno aperto un mercato che rende inefficaci le protezioni per le vittime della tratta e della prostituzione organizzata.
Di fronte agli esiti disastrosi sulle vittime, nei paesi legalizzatori, è stato introdotto il principio del rischio “consapevolmente assunto” da chi vende prestazioni sessuali, il che comporta che le lesioni volontariamente inferte alle prostituite non sono di fatto perseguite penalmente.
Per quanto riguarda il modello Germania, secondo le inchieste e i dati riportati da Der Spiegel, già nel 2013, e successivamente confermati dalla polizia tedesca, dalle associazioni impegnate nella lotta contro tratta e sfruttamento sessuale e dal gruppo di psicologi esperti di traumi (rappresentati da Ingeborg Kraus), dopo l’approvazione della legge nel 2002 è in atto una grave violazione di diritti umani delle persone prostituite: si registra un aumento della tratta a scopo sessuale, riguardante in particolare le donne dei paesi dell’est che costituiscono il 95% del totale delle donne prostituite nei bordelli tedeschi, che nella maggioranza dei casi vivono nella totale illegalità e ‘invisibilità’, senza accesso alle cure sanitarie (infatti solo 44 donne in prostituzione su 400.000 sono ‘registrate’ ). La polizia poi lamenta l’impossibilità di fatto di individuare i casi di tratta nascosti dietro la presunzione o la dichiarazione resa (sotto ricatto) di una libera scelta. Il tutto in un sistema sostanzialmente iniquo di controlli sanitari che garantiscono solo il cliente, in quanto effettuati solo sulle donne.
Nel 2016 un’ulteriore inchiesta del Daily Telegraph ha confermato il dato in crescita della tratta, interna all’Europa, di donne dei paesi più toccati dalla crisi e un aumento del volume d’affari dei bordelli legali che arriva a toccare i quattro punti percentuali di PIL. Le donne, anche minori, Greche, Moldave, Serbe, Bulgare, Rumene e Montenegrine, sono le più colpite dalla tratta interna all’Europa.
Uno studio condotto dalla London School of Economics su 150 paesi ha dimostrato come la regolamentazione porti ad un’espansione incontrollata del mercato del sesso e aumenti in modo evidente la tratta a scopo sessuale, le violenze e le morti. (Legalized Prostitution Increase Human Trafficking? by Professor Eric Neumayer, 2013)
La marginalizzazione delle prostitute è un fenomeno che dunque è legato alla mancanza di contrattualità nei sistemi di reclutamento, alla violenza e alla povertà che annullano la libertà di scelta.
Il danno politico e sociale che viene arrecato alle cittadine nel prefigurare uno scenario che normalizza la prostituzione e la tratta è incalcolabile, soprattutto in paesi come il nostro dove l’esigibilità dei diritti e il controllo della legalità sono ancora molto fragili e corruttibili. Non ultimo è il danno che si ripercuote sulle future generazioni come codifica della disparità tra uomo e donna che normalizza anche la violenza che da essa origina, come dice il preambolo della convenzione di Istanbul.
La passata esperienza di legalizzazione (fino al 1958) nel nostro paese ha rappresentato la naturale “evoluzione di un servizio reso ai soli uomini coscritti”, poi esteso a tutti gli uomini in zone cittadine circoscritte separate con muri (ancora visibili) dal resto delle città, muri che irrimediabilmente sarebbero ricostruiti, visto che la legalizzazione è richiesta dai benpensanti per nascondere, separare, ghettizzare la prostituzione contraddittoriamente e profondamente voluta.
L’inaccettabilità della prostituzione non è in discussione per noi, tuttavia intendiamo denunciare il pensiero diffuso sull’ineluttabilità della stessa e la cultura che la sostiene, antica come lo stupro come arma di guerra.
La complicità delinquenziale dei clienti può essere banalizzata solo in un quadro che istituzionalizza l’esercizio del sesso come bisogno unilaterale, che presuppone l’acquisto dei corpi.
La regolamentazione dello sfruttamento e la depenalizzazione del favoreggiamento, presuppongono appunto quel quadro ideale.
Le argomentazioni umanitarie, secondo le quali luoghi ad hoc controllati sarebbero sede di protezione delle donne, sono smascherate dalla stessa impossibilità del controllo sanitario dei clienti, della ineluttabile schedatura delle donne, da quella che sarebbe la necessaria resa “all’approvvigionamento di donne prostituite” (per soddisfare la crescente domanda della clientela) attraverso la tratta interna ed esterna all’Europa”.
Chi proclama la necessità dell’emersione, attraverso la legalizzazione, della prostituzione, lo fa in una realtà che non deve far più emergere nulla visto che tutto avviene sotto gli occhi di tutti ed è cinicamente tollerato, in particolare la violenza perpetrata dai clienti. Il dieci per cento di tutti i crimini sessuati contro donne e bambine, stupro, percosse, ferimenti e uccisioni sono perpetrati su prostituite. Nella prostituzione la donna è oggetto di violenza non solo da parte dei trafficanti ma anche da parte dei clienti che ne richiedono ‘i servizi sessuali’.
Nella prostituzione (non solo di vittime di tratta) è maggiore la violenza che le donne subiscono (il 35% in più di violenza rispetto alla popolazione femminile generale con un 26% in più di dipendenza da alcool e droghe) e maggiormente è in pericolo la salute:
– Il rischio di HIV è di 13.5 volte più elevato che nella popolazione generale femminile (dati OMS), Il disturbo post traumatico da stress è presente nel 68% dei casi e nell’80% è presente la depressione; i livelli di dissociazione sono similari a quelli della popolazione psichiatrica. Inoltre, secondo un recente report condotto dal ginecologo Wolfgang Heide, le donne prostituite in Germania a 30 anni hanno già segni di invecchiamento precoce, hanno inoltre una serie di disturbi psicofisici quali: dolori cronici addominali, gastriti e infezioni frequenti e ogni tipo di malattie a trasmissione sessuali.
Di contro, alle realtà regolamentariste in Europa (tra cui principalmente la Germania come il bordello più grande d’Europa), è stato ampiamente dimostrato – da numerose ricerche – come il modello abolizionista/nordico sia l’unico efficace nel contrasto alla tratta e allo sfruttamento sessuale; dall’approvazione di questa legge abolizionista in Svezia, la prostituzione di strada è dimezzata, nessuna persona prostituita è stata uccisa (contro le 123 donne uccise da clienti in Germania) e dalle intercettazioni della polizia emerge come i trafficanti definiscano la Svezia “a bad market” e spostino i loro traffici in Paesi regolamentaristi come la Germania dove possono agire in un regime di totale impunità.
Noi chiediamo e sosteniamo con forza l’approvazione di una legge del parlamento Italiano che, in adesione al modello abolizionista (nordico e francese) e considerando la prostituzione una forma di violenza sulle donne (Risoluzione europea Honeyball), introduca anche nel nostro paese il contrasto alla domanda di prostituzione, attraverso la esclusiva penalizzazione dei clienti (dove il reato è costituito dall’acquisto di servizi sessuali e non dai servizi resi da chi è prostituita) e fornisca alle donne alternative concrete attraverso percorsi di fuoriuscita dalla violenza, in linea con la Convenzione di Istanbul.
Comunicaci la tua adesione a questo comunicato tramite il form qui sotto:
* il vostro nome, cognome e messaggio verranno aggiunti alla lista qui sotto. Nel caso voleste rimanere anonime/i, vi preghiamo di comunicarcelo nella casella “il tuo messaggio” qui sopra e non sarete pubblicate/i in questa pagina. In nessun caso la vostra e-mail verrà pubblicata o ceduta a terzi.
Promotrici dell’iniziativa:
UDI Napoli – Salute Donna – Resistenza Femminista – Iroko Onlus
Aderenti alla rete
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- Differenza Donna
- UDI di Catania
- UDI Monteverde
- Arcidonna
- ArciLesbica
- Dream Team
- Donne in Quota
- Articolo 1
- Nuovi orizzonti
- Arcilesbica Modena – Il corpo delle donne non si compra, non si vende e non si affitta.
- Coordinamento Nazionale donne della Cisl
- Coordinamento donne Cisl Campania
- Coordinamento donna Cisl Napoli
- Associazione I Girasoli dell’Est
- Donne Insieme
- Senonoraquando Genova
- Il Ricciocorno Schiattoso
- Associazione GMA di Napoli
- Associazione Ebano di Milano
- Federazione Femminile Evangelica Valdese e Metodista (FFEVM) – Il Consiglio Nazionale della FFEVM ha deciso di firmare come associazione.
- Associazione Maddalena
- Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
- Cooperativa “le Tre Ghinee”/Le Nemesiache
- “La Ragnatela” antiviolenza di Catania
- La Città Felice di Catania
- l’Universo Dentro – Ortona
- Movimento per l’Infanzia di Firenze
- Associazione Cora
- Associazione Eleonora Pimentel
- Archivia – Donne In Relazione
- Associazione “Fermaletuemani”
- Rete SNOQ Napoli
- Terra di Lei
- One Billion Rising Napoli
- Consigliera di Parità Napoli
- UDI Territoriale di Portici
- First Cisl (parità di genere)
- Radfem Italia
- Iniziativa Femminista
- EVA – Ricomincio da capo
- Cooperativa Xenia
- Associazione Federico nel cuore
- UDI Massa Carrara
- Associazione di donne Armonie Bo – Piena adesione.
- Coordinamento Italiano Lobby Europea delle donne
- Associazione Olympia de Gouges Grosseto
- Associazione Rising
- Associazione Febe
- Coordimento donne siciliane
- Associazione NONDASOLA onlus-Centro anti-violenza Reggio Emilia
- Associazione Safiya onlus
- Associazione L’albero di Antonia
- Centro anti-violenza Polignano a mare (BA)
- Associazione DORAD
- YWCA
- Associazione Le Fate, Ancona
- Associazione sportiva Meridies – Siamo un’associazione che promuove lo sport ed in particolare le arti marziali come strumento di consapevolezza e autodifesa delle donne.
- UDI Massa Lombarda – il gruppo di donne UDI di Massa Lombarda aderisce alla iniziativa.
- Collettivo Maripose “Dipende da Noi Donne” – Genova – Carissime sosteniamo e condividiamo il “Comunicato della rete abolizionista italiana per l’approvazione della legge sul modello nordico”. Anche noi consideriamo inaccettabile la prostituzione e condividiamo la vostra denuncia a una cultura che la sostiene e la considera ineluttabile: una cultura patriarcale che nega la dignità e la libertà di tutte le donne, riducendole ad oggetti di consumo sessuale. Per noi essere contro la prostituzione significa affermare che la dignità e la libertà di ognuna sono inseparabili dalla dignità e dalla libertà delle altre, una libertà legata al bene, dove il bene proprio è anche quello degli altri, una libertà dove menti, corpi e sentimenti sono uniti. Essere contro la prostituzione non è una battaglia moralista, ma una battaglia ideale e coscienziale, una battaglia per una libera scelta amorosa e sessuale, in cui la sessualità sia un momento di creatività, legato al bene e non alla sottomissione. Un’idea benefica della libertà delle donne come libertà di tutte e tutti è inconciliabile con un’idea della prostituzione come libera scelta individuale che purtroppo alcune donne, che si dicono femministe rivendicano. Queste, secondo noi, fanno il gioco del patriarcato e alimentano confusione soprattutto fra le giovanissime, insinuando una visione distorta del proprio corpo e della sessualità e difendendo una libertà individuale scissa da valori universali e benefici per tutti, donne e uomini. In questo momento storico di grande decadenza valoriale, di razzismo e di violenza contro le donne, pensiamo che sia importante impegnarsi per vivere meglio da protagoniste, per questo stiamo costruendo una rete di Collettivi di Dipende Da Noi Donne, di cui il nostro Collettivo Maripose di Genova fa parte. Ma vogliamo anche unirci con chi come voi ha a cuore la vita delle sorelle vittime della tratta. Per questo sentiamo nostro il vostro impegno anche sulla legge sul modello nordico.
- Osservatorio Interreligioso sulle violenze contro le donne – L’Osservatorio Interreligioso sulle violenze contro le donne combatte l’oppressione delle donne: da quella fisica a quella spirituale. E’ assolutamente d’accordo con il comunicato. E si spera di poter collaborare per altre iniziative.
- Elvira Reale
- Stefania Cantatore
- Esohe Aghatise
- Elisa Ercoli
- Valentina Benedetti
- Monica Lanfranco – Aderisco convintamente.
- Pina Nuzzo
- Laura Cima – Come mai nessun uomo tra i firmatari? Finché non finisce la complicità sulla sessualità predatoria e violenta maschile continueranno stupri, stupri a pagamento, stupri di guerra, violenze terribili ovunque. Questa legge può essere un primo passo. Merlin è stata derisa e perseguitata, ma alla fine è riuscita a far chiudere i casini dove i padri portavano i figli a imparare. Urge approvare la legge senno questo governo riapre le case chiuse
- Micaela Cacciapuoti
- Irene Ciambezi
- Giovanni Ramonda
- Teresa Potenza
- Anna Letizia
- Laura Capobianco
- Pina Tommasielli
- Liliana Ocmin
- Maria Luisa Nolli
- Carla Cantatore
- Giulia Cavicchia
- Giovanna Crivelli
- Fiorenza Taricone
- Raffaella Capuozzolo
- Emanuela Mariotto
- Gabriella Ferrari Bravo
- Maria Pia Marroni
- Enza Tempone
- Geraldina Speranza
- Roberta Trucco – Condivido Grazie per il lavoro che fate.
- Chiara Lo Scalzo
- Michelangela Barba
- Lucia Ferilli
- Marcella De Carli
- Maria Esposito Siotto
- Andrea Mazzeo Fazio
- Luisa Festa
- Enza Turco
- Carla Calce
- Andrea Coffari
- Vittoria Camboni
- Anna Di Salvo
- Annamaria Raimondi
- Rossana Casalegno
- Carla Capaldo
- Esther Basile
- Laura di Mascolo
- Caterina Serrao
- Ofelia de Renzo
- Rossana Panachia
- Angela Lanza
- Lisa Giannetta
- Marina Longo
- Donatella Martini
- Teresa Coppola
- Teresa Boccia
- Rossana Ciambelli
- Maria Rossetti
- Francesca Bertolacci
- Isabella Bonfiglio
- Suny Vecchi Frigio
- Anna Maria Visconti
- Cinzia Lorusso
- Betty Argenziano
- Wilma Marrone
- Valeria Damiani
- Laura Bassi
- Maria Teresa Vallefuoco
- Rosanna Sanzone
- Alberta Tagliacozzo
- Isabella Mele
- Pina Orpello
- Clara Pappalardo
- Giovanna Scassellati
- Rosa Di Matteo
- Maddalena Celano
- Giovanna Cacciapuoti
- Tina Quarto
- Tilo Pez
- Ida Orlando
- Mariolina Coppola
- Antonella Penati
- Mario Guarino
- Stefania Maggio – Sono abolizionista. I prostitutori vanno sanzionati e fermati. Fermate la domanda e scomparirà l’offerta.
- Sara Nicolini – L’unico modello perseguibile è quello che criminalizza il vero criminale, il cliente.
- Maddalena Rufo
- Mariangela Cascone
- Marzia Galardini – Sottoscrivo.
- Rita Paltrinieri
- Sara Crescimone Messina – FEMMINISTORIE Catania condivide e aderisce.
- Marcello Cicirello – Aderisco all’appello. Grazie.
- Tiziana Pezzuolo
- Cristina Barbieri – Sono perfettamente d’ accordo.
- Francesca Cirelli
- Irene Starace
- Daniela Tuscano – Il sistema prostituente è l'(in)dègno corollario dello sfruttamento androcapitalista della donna. Va abbattuto!
- Giuseppe Medugno
- Catia Tebaldi – D’accordissimo con voi. La prostituzione e’ una violenza sessuale contro le donne. Il femminismo italiano “moderno” che ridicolizza noi radicali perché non approviamo le lavoratrici del sesso ha torto e col tempo se ne dovranno rendere conto. E’ orribile pensare che qualcuna pensa sia femminista usare il proprio corpo in questo modo e pensare che sia libertà. Mi dispiace molto di tutto questo. Non avrei voluto io che sono ragazza degli anni 70 che finisse cosi’.
- Deborah Obertello – Aderisco al Comunicato della rete abolizionista italiana per l’approvazione della legge sul progetto nordico.
- Angela Parentela – Confermo adesione comunicato Rete Abolizionista per approvazione della legge sul modello nordico.
- Luisa Vicinelli – La responsabilità è solo maschile.
- Bianca Sofia Porcelli
- Paola Lazzarini
- Antonella Berte’ – I puttanieri pagano per stuprare. Quello che comprano i puttanieri non e’ sesso. Il sesso e’ piacere per tutte le persone coinvolte. La prostituzione e’ stupro a pagamento.
- Samantha Trezzi – Sono favorevole all’approvazione del modello nordico, più rispettoso della dignità della persona e punitivo nei confronti dei clienti.
- Anna Nestucci – Legalizzare lo sfruttamento è legittimare definitivamente misoginia e pedofilia, e peggiorare la tratta, di cui l’industria del sesso ne costituisce almeno più del 90% del volume.
- Elisabetta Meglioli
- Silvia Santarelli
- Rossana Fortunato – Avanti tutta! Girlpower!
- Maria Simona Borella – Approvo in toto il comunicato. Anche se si volesse contestare l’abolizionismo a livello teorico, i dati su “l’esperimento” tedesco non possono essere ignorati. BASTA SFRUTTAMENTO, BASTA VIOLENZA!
- Maria Azzola – Aderisco.
- Annarita Avezzu’
- Sofie della Vanth
- Ilaria Brunetti
- Valentina Iamotti
- Elena Marini
- Megi Pajtesa
- Antonella Zambelli
- Giuliana Caleo
- Nadia Talarico
- Martina Nuti
- Roberta Cabrini
- Beatrice Diana Carli – i nostri corpi non sono in vendita.
- Alessandro Del Pozzo – Firmo perché mi sembra il minimo che un UOMO possa fare.
- Lucia Nesi – Concordo con questa iniziativa per il suo alto grado di civiltà.
- Bruno Tomasello
- Maria Chiaramonte
- Daria Rizzo – Dobbiamo riuscirci.
- Isabella Marchesani
- Nicoletta Randi
- Lidia Laffranchi – Not for sale.
- Manuele Mencarini – La prostituzione è un crimine contro i diritti umani, FERMIAMOLA!!!
- Maria Angela Bonas – Aderisco.
- Giuliana Ruoti
- Daniela Luciani – Aderisco pienamente alle ragioni esposte e chiedo al Parlamento Italiano di legiferare in merito.
- Massimo Quinzi
- Chiara Delpero
- Laura Tagliabue
- Anna Amat di San Filippo – I bambini maschi e femmine devono crescere in una società dove le donne non siano “corpi da stuprare”. Colpendo i clienti , stupratori a pagamento, possiamo fermare la mentalità che vede, nell’acquisto dei corpi delle donne, la normalità.
- Arianna Vacca
- Maria Amigo-Rodriguez
- Francesca Tomasso
- Alessio Stalla – Le donne non sono in vendita.
- Marcella Candido
- Flavia Rizzica – Nessuna persona venderebbe il proprio corpo a soggetti nei cui confronti prova disgusto se non si trovasse in una situazione di totale disperazione psichica e materiale, approfittare di questa disperazione non e’ libertà è disumanità ed egoismo.
- Sara Checconi
- Federica Molteni
- Deborah Carducci
- Fabiana Sacco
- Donata Leone
- Nazzarena Desideri
- Francesca Scattoni – No alla prostituzione! Il corpo vendibile di una sola donna è il corpo vendibile di tutte!
- Armanda De Angelis – Sono molto contenta che ci siamo decise ad intraprendere questa azione. Grazie. Io ci sono.
- Silvia Mignani
- Luisa Cighetti
- Valeria Failoni – Dopo essermi adeguatamente informata, sono convinta che il modello nordico/abolizionista sia il migliore per tutelare la salute e i diritti delle donne e dei minori.
- Mary – É urgente punire i clienti delle prostitute che sono i veri sfruttatori delinquenti e violentatori. Inoltre si richiede di conoscere i nomi e l’iscrizione nel registro Italiano degli autori di reati sessuali. Come in America. Sex offender registry.
- Maria Pia Simonetti – Proviamo. Anche la legge aiuta a costruire nuove mentalità.
- Melissa Merlin
- Elena Valentini – Tenete il cazzo nelle mutande.
- Cristina Mencarelli
- FEMMINISTORIE Catania
- Emanuela Mariotto – Per abolire la più antica oppressione degli uomini sulle donne.
- Edda Furini – Sarebbe una legge di civiltà e, forse, di rieducazione al rispetto delle donne, alla necessità di costruire un rapporto vero tra uomo e donna non basato solo sull’atto sessuale.
- Alice Amodio
- Maria Cristina Oddo
- Lucia Simone
- Samantha Ghio
- Gerardina Speranza – La prostituzione non è una libera scelta.
- Lucia Celant
- Fatma Shafei
- Mattia ventura
- Lucia Ferilli – Sostengo le donne di Resistenza femminista condividendo il contrasto alla domanda di prostituzione.
- Marialuigia Di Vincenzo – Aderisco al comunicato, non è accettabile la mercificazione della donna.
- Carmen Dell’Aversano
- Cinzia Varone
- Daniela Palladino
- Elisabetta Covini
- Chiara Scipioni
- Susanna Cardelli – Per chi ancora dice che tanto lo sfruttamento sessuale non può venir fermato: allora vogliamo smettere anche di combattere la corruzione, gli omicidii, il furto e tutte le forme criminali che esistono da secoli e secoli? Certo che no, cerchiamo comunque di fermarle, e non smetteremo di combatterle. Per chi dice che alcune donne, però, scelgono di vendersi: Allora quando si parla di povertà si può dire che, però, al mondo ci sono un paio di miliardari che stanno bene? Per chi chiede “Cosa disse Harriet Tubbs?”: Lei disse che ne avrebbe salvati molti di più se solo avessero saputo di essere schiavi! Nessuna di noi è libera e rispettata finché c’è chi crede che comprare una donna vada bene. Chi lo crede si dovrà ricredere.
- Silvia Marzi
- Giulia De Meo
- Cinzia Francabandera
- Alessandra Ibba
- Susanna Barbagli – Aderisco e condivido!!
- Cristina Martiradonna
- Patrizia Palumbo
- Daria Dibitonto
- Claudia Achilli – Aderisco e sottoscrivo quanto esplicitato nel comunicato. Basta sfruttamento. Le donne non sono merce ad uso e consumo di frustrati che pensano che pagando possano ottenere ciò che vogliono.che vengano puniti come meritano.
- Ilaria Coli
- Paola Frisoli – Concordo e mi impegno a diffondere questo documento.
- Caterina Pafundi
- Michelina Lammardo
- Tiziana Dimartino
- Enrico Simionato
- Sharon Pellegrino – Sono d’accordo. Sia donne che uomini non devono più essere considerati come merce e le future generazioni devono aver ben presente questa cosa.
- Michela Masucci
- Dorotea Coco
- Silvia Ruggeri
- Daniela Falconetti – Vorrei un mondo rispettoso di tutti gli esseri umani, senza distinzione di sesso. Vorrei pene severe per chi maltratta donne, bambine e bambini, e tutte le persone che si trovano in condizioni di disagio e fragilità, pene severe per chi usa violenza e uccide, anche solo mentalmente. Mi auguro che anche l’Italia adotti il modello abolizionista nordico (senza purtroppo nascondere una punta di pessimismo), ma c’è seriamente bisogno di un cambiamento culturale, di creare una comunità consapevole basata sull’ascolto e il rispetto, sull’amore e la solidarietà. Un abbraccio a tutte le donne, al loro coraggio e forza.
- Nicola Lazzerotti – Sono fermamente convinto del modello nordico, colpire il “cliente” è il solo modo di fermare una tragedia di tale portata. A questo lego la necessità di bloccare le linee politiche (drammaticamente trasversali) che immaginano con la riapertura delle case chiuse o la creazione di zone rosse l’unico modo di risolvere il problema. Le politiche di paesi come l’Olanda e la Germania, che hanno sperimentato queste soluzioni, dimostrano che in questa maniera si favoriscono i fenomeni di tratta. Sono a disposizione per sostenere, per quanto mi è possibile, le vostre iniziative e per divulgarle. Un abbraccio e in bocca al lupo.
- Paola Mauri
- Maurizio Marchi
- Rosanna Rondelli – Aderisco alla rete.
- Emanuela Martignetti
- Maria Stella Cammarota
- Giuliana Longo – La prostituzione è la realtà più abbietta che la mente dell’uomo – inteso come maschio – abbia organizzato. Basta schiave!!
- Agnese Forte
- Edda Billi – Io insisto: il problema VERO è il CLIENTE.
- Giulia Sironi – Difendiamo i diritti e la dignità delle donne! Not for sale!
- Flavia Morra
- Elisa Romagnoli
- Sabina Di Luca Sidozzi
- Antonella Lombardo – Campi di rieducazione per guarire dal patriarcato.
- Barbara Giorgini
- Irene Sebastianelli
- Cristina Mocci
- Alberto Musa
- Tina Bianco
- Antonella Dotti
- Piero Cavina
- Raffaella Benetti
- Elena Carla Della Corte
- Angela Laura Cassola
- Filomena Perna
- Chiara Conchetto
- Anonima
- Cheyenne De Vecchis – Non ci ferma nessuno!
- Gabriella Velardi – Tutto questo deve finire.
- Mariuccia Sardi
- Elena Urru – Ho una bambina di cinque anni. Non voglio che cresca in un paese in cui comprare una donna è legale.
- Licia Palmentieri – Il sistema prostituente è la negazione stessa della scelta. È la cessione della scelta in cambio di un risarcimento. È la negazione della sessualità. È la reiterazione di un sistema di potere nel quale la donna è pedina di scelte, decisioni e desideri unicamente maschili e capitalistici.
- Elena Taborri
- Silvia Meneghello
- Loredana Cancilleri
- Andrea Maffei – Resistenza!
- Barbara Palermo
- Senada Ugljesa
- Sergio Spera
- Cinzia Salomoni Siano – Aderisco perché sono convinta che, come ha rilevato Rachel Moran, sopravvissuta alla prostituzione e attivista di SPACE (associazione globale di donne fuoriuscite dall’industria del sesso), “nella prostituzione non viene comprato il sesso, ma l’abuso sessuale”.
- Rita Ciatti – Dopo aver letto il libro di Rachel Moran e assistito al convegno organizzato da voi a Roma sull’industria del sesso mi sono convinta che il sistema prostituente sia tra le peggiori forme di sfruttamento e violenza che colpiscono le donne e sono fermamente contraria alla sua regolamentazione come è successo in Germania, quindi aderisco alla proposta di far approvare una legge sul modello nordico che penalizzi i clienti, non lo riconosca come lavoro (dato che è appunto sfruttamento e violenza) e aiuti le donne vittime a costruirsi una vita dignitosa nel pieno rispetto della loro individualità. Grazie a voi per l’ottimo lavoro che svolgete.
- Jenny Mirtillo
- Cristian Pantano
- Daniela Burinato – Non si possono acquistare e sfruttare esseri viventi come fossero cose… questo devono capire gli uomini che ancora pensano che le donne siano sempre e comunque a loro disposizione e che ancora pensano che prostituirsi sia una libera scelta e la prostituzione un lavoro come un altro.
- Alessandro Di Rienzo
- Francesca Calamai – chiedo che venga approvata una legge sul modello nordico abolizionista. Grazie
- Laura Luperto
- Liliana – Non sarà facile fare prendere in esame una tale legge, considerando la cultura patriarcale ancora presente in Italia. Mi auguro che le giovani generazioni sappiano superare ogni forma di sessismo. Bisogna provarci anche con l’aiuto di una legge.
- Alessandra Benvenuti
- Mimma Deiana – Aderisco.
- Olimpia Bussani
- Elena Ponzetti
- Maria Serena Cerri
- Francesca Satta – La prostituzione esiste perché c’è un uomo che compra una donna.
- Daniela Catellani – La prostituzione non è il mestiere più antico ma il sopruso più antico e più normalizzato.
- Debora Magnani
- Tiziana Boeris
- Paola Gatto
- Matilde Consales
- Marcella Boglione – Aderisco pienamente.
- Rossella Boeris
- Pasqualina Bonifacio
- Rita rizzi – Nessun tipo di abuso deve essere accettato.
- Beatrice Comini
- Antonella Troilo – Sostengo la petizione.
- Michela Buscaldi
- Elena Ortale
- Delia Pizzuti
- Laura Damilano
- Maria La Manna
- Federica Bracciotti – Noi chiediamo e sosteniamo con forza l’approvazione di una legge del parlamento Italiano che, in adesione al modello abolizionista (nordico e francese) e considerando la prostituzione una forma di violenza sulle donne (Risoluzione europea Honeyball), introduca anche nel nostro paese il contrasto alla domanda di prostituzione, attraverso la esclusiva penalizzazione dei clienti (dove il reato è costituito dall’acquisto di servizi sessuali e non dai servizi resi da chi è prostituita) e fornisca alle donne alternative concrete attraverso percorsi di fuoriuscita dalla violenza, in linea con la Convenzione di Istanbul.
- Ilaria Fanelli
- Anonima
- Daniela Sini – Sono assolutamente a favore del modello svedese, dal momento che ho letto il libro di Rachel Moran e ho saputo nello specifico ciò che la legalizzazione della prostituzione ha creato: la Germania è un bordello a cielo aperto e le donne son più prigioniere di prima.
- Barbara Burinato
- Mattia Da Re – Aderisco con convinzione, per combattere gli “stupri a pagamento” e per chiedere alle istituzioni di non cadere nella trappola di chi vorrebbe trasformare lo Stato in un pappone.
- Emanuela Mereu
- Tania Martinelli
- Gabriela Carrara
- Tessa Gavina
- Maria Grazia Vantadori – Essere donna costituisce da sempre il maggior rischio di morire per azione violenta. Le donne sono sempre state considerate oggetti di possesso maschile e per tale motivo non persone, ma strumenti senza diritti ma solo doveri. Il diritto ad essere considerato essere umano è inviolabile per ognuno. La libertà di scelta non è spesso applicabile alle donne che si ritrovano in condizioni disagiate, subalterne ad una prevaricazione maschile (peraltro di più negata).
- Iole Natoli – La prostituzione è un abuso programmato sulle donne. Per contrastare la prostituzione occorre colpire la domanda mediante la penalizzazione degli abusanti, ovvero degli utilizzatori del “servizio” chiamati ipocritamente “clienti”.
- Joelle Cerfoglia
- Irene Persi Paoli
- Giancarlo Marcone
- Maurizio Sansone – Sostengo da decenni che se una sanzione deve esserci deve essere comminata al cliente.
- Eliana Pieralice – E smettete di chiamarle sex workers!
- Rubina Dervishi – Noto con grande Gioia, che ci sono anche uomini ad aver firmato 😊… Non si può parlare di civiltà quando si compra il corpo di una persona, no, non si può parlare di civiltà !!!
- Graziella Poluzzi – Condivido l’iniziativa proposta da Noi Donne sulla prostituzione a modello svedese.
- Patrizia Pasqualucci
- Bruna D’Amico
- Giulia Mangherini
- Simona Fiorucci
- Cristiana Guidetti
- Antonella Rossi
- Roberta Cabrini
- Valentina Fiorini
- Daniele Laganà
- Chiara Benetti
- Sabrina Perrotta – Concordo in pieno: prostituzione è una forma di oppressione e violenza sulle donne, che ostacola lo sviluppo della parità tra le future generazioni di donne ed uomini.
- Nancy Sciuto
- Paola Castagna
- Daniele Crobu
- Annamaria Consoli – Resistere sempre.
- Erica Angelini
- Fatbardha Abazi
- Zdenka Rocco
- Valeria D’Angelo
- Stefano Daino
- Daniela Marcuccio
- Federica Buffa – Nessun corpo può essere messo in vendita. Finché faremo finta di niente e gireremo la testa altrove nulla potrà cambiare.
- Cecilia Porrotto Boldt
- Anna Bertasini
- Veronica Pietrini – Colpire i clienti e gli sfruttatori ed educare alla parità dai primi anni di scuola.
- Nicoletta Monaco – Aderisco al comunicato. Considero la prostituzione violenza, odio la violenza.
- Gabriella Scala
- Laura De Barbieri
- Giulia Poletti
- Daniela Chiavacci
- Federica Perna
- Alice Ujcic
- Agnese Zanetti
- Michela Noris – Il modello nordico è la soluzione che metterà fine a questo atroce e disumano fenomeno.
- Sabrina Vecchi
- Cristian Pantano
- Lorella Marini
- Ida Paola Sozzani – Aderisco convintamente e mi unisco alla battaglia di tante donne per assicurare piena dignità a ciascuna donna in tutti i paesi del mondo.
- Giuseppe Rigamonti – Assolutamente d’accordo.
- Daniela Tuscano – La perdita di una visione ontologica dell’umano a vantaggio di un’altra, solo economicistica, basata sul profitto, è il più chiaro e terribile segnale della violenza turboliberista. Bisogna respingere con forza questo scempio di cui, ovviamente, sono vittime le donne e i bambini, i meno “omologati” in questa oclocrazia suprematista di maschi viziati.
- Vittoria Camboni
- Patrizia Aresu – Libertà alle donne vittime.
- Irene Leuci
- Francesca Cirelli
- Giada Caserta
- Gloriana Valsecchi – Stare contro ogni forma di sfruttamento è un atto dovuto. Senza se senza ma.
- Denisa Kola
- Giulia Della Corte
- Maria Azzola
- Annarita Coletta
- Alice Gabetti
- Francesca Rutigliani
- Patrizia Oliverio – Condivido pienamente.
- Emanuele Pezzani
- Silvia Meneghello
- Graziella Falaguasta
- Carla Rimondi
- Gianluigi Amadei – Come figlio di una donna che ha speso la maggior parte della propria esistenza in favore dei diritti delle donne – iniziando con l’iniziativa vincente per l’ammissione delle donne alla Magistratura – non posso che sostenere la vostra giusta battaglia. Avanti con forza e senza cedimenti!
- Giovanna Busi
- Maria Querze’ – Aderisco convintamente.
- Riccardo Giordani
- Grazia Pecorelli
- Elettra Salis
- Pier Luigi Giacomoni
- Giulia Ferraresi
- Piergiuseppe Babini – Sono femminista!
- Maria Beatrice Servi
- Emanuela Berra
- Elisa Venturini
- Anna Passoni
- Alessandra Ibba
- Mary F. – I clienti vanno multati e identificati ed incarcerati. vanno inseriti in un elenco e registro pubblicamente consultabile. Dobbiamo sapere TUTTI chi sono i delinquenti che comprano, sfruttano, torturano e disprezzano le donne prostituite.
- Patrizia schiavoni – Magari si riuscisse a fare una legge così.
- Ivana Fabris
- Movimento Essere Sinistra MovES
- Meri Teglia
- Elena Zafferri – Non siamo in vendita.
- Rosa Di Matteo
- Daniela Salati – Senza una legge sul modello nordico, l’Italia continuerà ad avere una mentalità maschilista e sessista dove la donna può essere sfruttata è trattata come un qualsiasi oggetto senza alcun rispetto.
- Marilena Zinghí
- Maria Gabaglio – Pienamente d’accordo.
- Stefano Montanari – Aderisco al comunicato.
- Irene Bonaccorsi
- Maria Mercedes Rossi – Sono assolutamente d’ accordo! L ‘ho detto in questi giorni anche ad un evento sul traffico delle persone alle Nazioni Unite di New York…
- Federica Vanni – Aderisco per l’ approvazione della legge sul modello nordico.
- Isabella Mele
- Martina Marchesi
- Costanzo Ferraro
- Maria Anna Crocenti
- Aurora Munarin
- Carmela di Punzio – Con la speranza che questo crimine abbia fine.
- Emanuela Frisonu – Al di là di ogni credo e appartenenza a gruppi sociali, unite a difesa della dignità di ogni donna violata.
- Cecilia Keith
- Alice Dimastrogiovanni
- Daria Ghidina
- Matilde Toscano
- Anna Rita di Blasi
- Maria Cavicchioni
- Angela di Luciano
- Andrea Maggi
- Roberta Casparetti
- Alessandra Gentile
- Annalisa Marino
- Giusi La Marca – Basta con lo schiavismo sessuale di donne e bambine. Libertà per le donne e la loro VITA
- Mara Petrosino
- Sandro Sproccati
- Sergio Ciappina
- Antonella Passagnoli
- Paola Malacarne – Condivido e sostengo la richiesta di approvazione di una legge del parlamento Italiano che, in adesione al modello abolizionista (nordico e francese) e considerando la prostituzione una forma di violenza sulle donne (Risoluzione europea Honeyball), introduca anche nel nostro Paese il contrasto alla domanda di prostituzione, attraverso la esclusiva penalizzazione dei clienti (dove il reato è costituito dall’acquisto di servizi sessuali e non dai servizi resi da chi è prostituita) e fornisca alle donne alternative concrete attraverso percorsi di fuoriuscita dalla violenza, in linea con la Convenzione di Istanbul.
- Flavia Cottone – La tratta è un crimine di lesa umanità.
- Doranna Lupi
- Erveda Sansi
- Martina Esposito
- Rubina Dervishi – Contro l’oppressione più antica del mondo!!!
- Maurizia Depedri – Se passa la legalizzazione passa anche il concetto della donna come merce.
- Anna Englaro – Aderisco in toto a questo comunicato e auspico l’applicazione di quanto indicato!!!
- Sandra Rossi– La prostituzione non è lavoro ma sfruttamento di esseri umani.
- Luca Souricau – Pazzesco ed inaudito: condivido in tutto.
- Lina De Cesare
- Marzia Sannicola
- Laura Mattei
- Catia Legranzini
- Adriano Bilardi
- Maurizio Angelini
- Patrizia Bianchin – Completamente d’accordo con la vostra battaglia!!!
- Giovanni Savoini – Vorrei che terminasse la violenza della prostituzione.
- Paola Barbieri
- Livia
- Alessia Bosani
- Vivien de Vecchis
- Chiara Valentini
- Teresa Olivieri
- Sara Checconi Sbaraglini
- Giuseppina Valle – Avanti con coraggio! Basta con la schiavitù e lo sfruttamento di donne e bambini.
- M.Rosaria della Volpe – Voglio che tutti i bambini di tutto il mondo, specialmente chi viene sfruttato col turismo sessuale, vengano tutelati con leggi severe anche per chi fa turismo sessuale!!!
- Maria Elena Marangoni
- Anonima – La prostituzione regolamentata dallo stato è una forma di stupro legalizzato. Ma bisogna disinnescare la prostituzione dal pensiero e dalla cultura femminile che sin dall’infanzia propone alle bambine un modello estetico e comportamentale subdolamente volto al meretricio.
- Cristina Casazza – Aderisco.
- Nilla Martinis
- Amanda Spinelli
- Maria Gaita
- Raffaella Mauceri
- Ester Basile
- Patrizia Cencetti
- Siusi Casaccia
- Grazia Villa – Aderisco al Comunicato ribadendo la necessità di riaprire anche il dibattito parlamentare sulle proposte di legge già presentate alla Camera e al Senato aventi ad oggetto disposizioni che senza intaccare principi e obiettivi della Legge Merlin introducono sanzioni penali per chi acquista prestazioni o servizi sessuali in applicazione del c.d. modello nordico.
- Anna Caruso
- Paola Cavallari
- Angela Di Luciano
- Maria Gabriella Rustici
- Dora Bognandi
- Licia valente – Prostituzione non è libertà sessuale. Abbasso i magnaccia!!!
- Susanna Giovannini
- Anna Maria Ribet Ratsimba
- Raffaela Periotto
- Debora Maurich
- Monica Asirelli
- Beatrice Giannoni
- Vincenzina Mancini
- Donato Cicolani
- Annachiara Saccavino
- Valentina Bargigia
- Silvia Rossini – Firmo il comunicato perché è inaccettabile comprare un essere umano.
- Marta de Luca – È fondamentale per un paese che si definisce civile tutelare le donne, non solo, farsi baluardo di un tale modello.
- Giulio Ceccarelli
- Lydia Farmini
- Alessandra Ibba
- Gabriella Deriu
- Roberta Becattini – Nella speranza che le donne diventino finalmente amiche fra loro!
- Giuseppina Cavalieri
- Mida Cannarella
- Alessio Leuzzi
- Paola Perxiano – Aderisco. Nessuno deve essere in vendita.
- Elisa Orsini
- Irene Parravano – La prostituzione è un abuso, mai una libera scelta.
- Leonardo Panerati
- Anonima – Grazie per il vostro impegno, preferirei non essere pubblicata sulla pagina.
- Sandro Amadei
- Adele Bernardi – La prostituzione è stupro, violenza e tortura a pagamento.
- Ludovica Ferrera – La “libera scelta” è la più ipocrita e vile mistificazione usata per edulcorare quella che è la più lampante violenza che gli uomini compiono nei confronti delle donne. Come possiamo pensare di abbattere le discriminazioni nei nostri confronti approvando che per le strade ci siano in bella vista posti in cui le donne vengono vendute come se fossero carne da macello?
- Sara Bernabeo
- Vincenzo Postiglione
- Salvatore Solimo
- AnnaMaria Papaleo
- Giuseppe Mele
- Vanessa Scifo
- Giada Di Ciao
- Anonima
- Alessia Ferranti
- Veronica Indigeno
- Fabiana Pazzano
- Giulia Carrieri – La prostituzione è, a tutti gli effetti, schiavitù e per questo motivo va osteggiata con ogni mezzo.
- Valentina Giambalvo
- Marianna Fracasso
- Amanda Garau
- Stefania Pezzato
- Antonella Bianco
- Silvia Ciurli
- Nicola Carollo
- Danila Dominici
- Sonia Floris – È inaccettabile che ancora in Europa sia legale la prostituzione. La prostituzione è schiavismo. È contro i diritti umani. Và fermata.
- Agnès Thery – Finalmente!! Pieno appoggio.
- Cinzia Varone – Lo stupro deve scomparire in ogni forma possibile! E’ ora che paghino tutti coloro che se ne rendono responsabili!
- Antonia Capasso
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3 risposte
[…] di alcuni politici di riaprire i bordelli in Italia! Le sopravvissute devono essere ascoltate!! Firmate il nostro comunicato per mettere fine a tratta e sfruttamento […]
[…] […]
[…] Sul modello nordico vedi il nostro comunicato qui […]