Colonialismo, capitalismo e prostituzione

Asian WCEP

Traduciamo una riflessione sull’intreccio tra colonialismo, capitalismo e prostituzione di una nostra amica, l’attivista asiatica immigrata in Canada Alice Lee, da anni impegnata a fianco delle donne immigrate per combattere razzismo, povertà e sfruttamento sessuale. Parlare in astratto del rapporto tra razza, classe e genere, adottando il punto di vista di chi non vive sulla propria pelle le discriminazioni razziali e lo svantaggio socio-economico, per giustificare in nome della “libertà di scelta” lo sfruttamento delle “altre”, significa adottare un’ottica neo-colonialista, significa non riconoscere soggettività politica a quelle donne che prendono parola contro il sistema patriarcale neo liberista che le opprime. Noi riconosciamo forza politica a queste voci e impariamo dal loro impegno e dal loro coraggio

Traduzione dall’inglese di Chiara C.

“Il capitalismo e la prostituzione sono la nuova manifestazione dell’imperialismo e del colonialismo. Non è una coincidenza che la pornografia e la prostituzione usino stereotipi razzisti per vendere e sfruttare le donne. La prostituzione è uno strumento per soggiogare le donne, specialmente le donne di colore, rinforzando il sessismo e la gerarchia razziale su scala mondiale. La normalizzazione della sessualizzazione razzista permette che le donne di colore e le donne povere siano usabili in tutte le nazioni. Il nord del mondo non  occupa più le nostre terre. Ma può occupare i nostri corpi e definire il loro valore. Questo renderci “altre” gli permette di vederci meno di umane. Lo stupro, la violenza domestica e la pornografia servono a mettere le donne al loro posto. Questa è la funzione della violenza maschile sulle donne. Quando le donne sanno e vedono che le altre donne sono violentate, picchiate o prostituite, noi sappiamo che questo può facilmente succedere ad ognuna di noi. A volte uno degli argomenti usati a favore della prostituzione è che essa rappresenterebbe uno strumento per prevenire che gli uomini violentino le donne comuni. Ma se accettiamo la prostituzione, accettiamo il fatto che esista una classe di donne a disposizione per l’uso, per impedire che gli uomini possano violentarci o picchiarci. Solo quando le donne acquisteranno libertà e autonomia potremo essere libere. I paesi del Primo Mondo, i politici di sinistra, lottano per la conservazione del pianeta, contro il razzismo, contro qualsiasi cosa, ma hanno deciso di ignorarci. Trovo tutto questo inaccettabile. Vedo come in realtà sostengano deliberatamente gli imperialisti e i colonialisti e costruiscano argomentazioni e teorie che sostengono l’imperialismo e il capitalismo. Quello che vogliamo è che cambino rotta e lottino anche per noi.” 

Alice Lee (Asian Women Coalition Ending Prostitution)

https://www.facebook.com/Asian-Women-Coalition-Ending-Prostitution-124860407569060/?fref=nf

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