Categoria: Prostituzione e tratta

Dichiarazione globale della CATW su Amnesty International e Diritti Umani

Resistenza Femminista ha firmato il secondo appello della Coalition Against Trafficking in Women International (CATW) perché Amnesty International si attenga alle leggi internazionali e ai principi dei diritti umani nel tutelare le persone sfruttate e considerare colpevoli i loro sfruttatori. Vi invitiamo, con CATW, a unirvi a questa Dichiarazione globale se vi considerate: parte di organizzazioni nazionali, internazionali regionali, di base e di supporto, che forniscono servizi alle donne vittime di violenza e discriminazione; attiviste dei diritti delle donne, femministe, sopravvissute alla prostituzione o ad altre forme di violenza sessista; tra coloro che credono che le persone vendute nella prostituzione non debbano essere criminalizzate in nessun ordinamento giuridico locale o nazionale. Se vi sentite parte di questo gruppo, unitevi alle centinaia di attiviste/i di base e firmate questa Dichiarazione Globale seguendo il link https://www.change.org/p/amnesty-international-vote-no-to-decriminalizing-pimps-brothel-owners-and-buyers-of-sex/u/13732840 .

Per i diritti delle donne africane: rimpatri forzati e tragiche conseguenze

Resistenza Femminista, con UDI Napoli, Associazione Salute donna, ARCI donna Napoli, UDI, scrive per sollecitare l’applicazione delle leggi che tutelano i diritti delle donne arrivate nel nostro paese in fuga dalla violenza e dalla violenza di genere. perché non vengano lasciate preda degli sfruttatori e dei trafficanti, perché non vengano respinte nei loro paesi d’origine dove le attende un destino di segregazione, stupro o condanna a morte.

Femministe precarie contro il sistema prostituente

Siamo donne precarie e la prostituzione ci riguarda. Come femministe precarie lottiamo a fianco delle sorelle sopravvissute alla prostituzione e a tutte quelle che si trovano ancora dentro il circolo vizioso violento del sistema prostituente. Donne prostituite dalla tratta di esseri umani, dalla necessità economica, dall’industria del sesso e dai compratori di sottomissione femminile.

Lettera a Gabriella Paolucci

Carissima Gabriella, ci siamo incontrate a Paestum nel 2013. Sei stata l’unica a scrivere del nostro gruppo e della nostra esigenza di tornare a dialogare con il femminismo storico su temi scomodi eppure urgenti come la pornografia e la prostituzione per cercare di capire insieme come mai parole chiave del femminismo come “libera scelta” sono state svuotate e strumentalizzate dal patriarcato neoliberista