Licenza d’uso di prostituzione: come ottenerla

Dopo la vergognosa proposta del Senatore Rufa di riaprire le case chiuse e far pagare le tasse alle donne prostituite adesso in Veneto viene lanciata sempre dalla Lega la proposta dell'”albo professionale per le prostitute” associato come sempre alla partita IVA perché l’obiettivo ultimo è quello di trasformare l’Italia in uno Stato pappone, lucrare sugli stupri e il femminicidio. L’ipocrisia misogina di questo provvedimento è anche esplicitata con la norma che prevede “l’obbligo di mantenere l’assoluta riservatezza dei clienti”. Immancabile invece la schedatura delle donne, come ai tempi pre-legge Merlin, che devono presentare “un certificato di idoneità sanitaria” per essere stuprate dai compratori. Le donne prostituite devono dimostrare di essere idonee ad essere stuprate e in molti casi uccise ovvero sane per non infettare gli stupratori a pagamento la cui vita, bisogni, desideri, diritti sono l’unica cosa che conta. Gli stupratori ovviamente non devono pagare le tasse, né passare alcuna visita medica. Come esercizio distopico satirico vi proponiamo allora un’integrazione alla proposta di regolamentazione”.  Perché non avere una licenza per stuprare, torturare, uccidere le donne?

di Ilaria Baldini

Una proposta di integrazione alla regolamentazione della prostituzione, visto che dei prostitutori, del loro stato di salute e soprattutto della loro dichiarazione dei redditi non si preoccupa, guarda caso, nessuna proposta di legge.

1) Abilitazione esercizio prostitutorio

L’abilitazione all’esercizio prostitutorio, necessaria per richiedere la licenza di utilizzare donne a pagamento a scopo di godimento sessuale, si consegue a seguito di un esame pubblico dinnanzi ad apposita commissione nominata dalla Regione in ciascun capoluogo di Provincia. Esso viene sostenuto per il primo rilascio e in caso di revoca della licenza.

Gli esami, svolti secondo le modalità stabilite dalle regioni, riguardano in particolare le seguenti materie:

• Legislazione.
• Prove pratiche di riconoscimento delle donne che realmente si prostituiscono volontariamente e felicemente.
• Pratiche di igiene e protezione e relativa legislazione.
• Norme di pronto soccorso.

2) Licenza di acquisto di prestazioni sessuali a pagamento

La licenza ha la durata di 5 anni e viene rinnovata non automaticamente ma dietro richiesta del titolare, associata a specifica documentazione medica di idoneità. Il documento rilasciato da organismo dello Stato è valido su tutto il territorio nazionale.
Il modulo di richiesta, disponibile anche presso la Questura, il Commissariato di Pubblica Sicurezza o la stazione dei Carabinieri, può essere consegnato nei seguenti modi:
• direttamente a mano: l’ufficio rilascia una regolare ricevuta;
• per posta raccomandata con avviso di ricevimento;
• per via telematica, con modalità che assicurino l’avvenuta consegna.

Alla richiesta si devono allegare:
• due contrassegni telematici da euro 16,00 da applicare sulla richiesta e sulla licenza;
• la certificazione comprovante l’idoneità psico-fisica, rilasciata dall’A.S.L. di residenza ovvero dagli Uffici medico-legali e dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato (per sostenere la visita nei presidi anzidetti è necessario munirsi di certificato anamnestico rilasciato dal proprio medico curante);
• una dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante l’abilitazione all’attività prostitutoria;
• la ricevuta di pagamento della tassa di concessioni governative di Euro 168,00 più un’addizionale di Euro 5.16;
• la ricevuta di pagamento della tassa di concessione regionale, fissata ogni anno dalle singole regioni;
• la ricevuta di versamento di Euro 1,27 per il costo del libretto valido 5 anni, da pagarsi per il primo rilascio e alla scadenza dei sei anni, richiedendo all’Ufficio presso il quale si intende inoltrare la richiesta (Polizia o Carabinieri) gli estremi del conto corrente della corrispondente Tesoreria Provinciale dello Stato (il costo del libretto è di Euro 1,50 per la versione bilingue);
• due foto recenti, formato tessera, a capo scoperto e a mezzo busto;
• la documentazione relativa a tutti gli esami del sangue per verificare che non si sia affetti da AIDS o altre malattie sessualmente trasmissibili;
• una dichiarazione sostitutiva in cui l’interessato attesti:
– di non trovarsi nelle condizioni ostative previste dalla legge (ad esempio di non essere indagato o condannato per stupro, stalking, violenza domestica)
– le generalità delle persone conviventi con consenso firmato delle stesse, a causa della loro maggior esposizione al rischio di malattie a trasmissione sessuale.

Rinnovo
La licenza di attività prostitutoria si rinnova alla scadenza del 5° anno. Nel periodo di validità viene rinnovata automaticamente con il pagamento della tassa di concessione governativa, che va versata prima dell’acquisto di qualunque prestazione sessuale per ciascun anno successivo a quello di emanazione della licenza. Per la domanda di rinnovo, che deve essere presentata prima della scadenza del titolo, va prodotta la stessa documentazione prevista per il rilascio, ad eccezione della certificazione attestante l’abilitazione all’esercizio dell’attività prostitutoria.

3) Polizza assicurativa

Il suo scopo è quello di garantire la responsabilità civile verso terzi per eventuali danni provocati dall’uso improprio del corpo altrui durante l’esercizio dell’attività prostitutoria. La legge definisce massimali di € 516.456,89 di cui euro € 387.342,68 per ogni persona danneggiata e € 129.114,23 per danni ad animali e cose. È inoltre prevista una polizza antinfortunistica per il prostitutore con massimale di € 51.645,69. Le associazioni di “clienti di prostituzione” si occupano di tale aspetto proponendo pacchetti assicurativi specifici ed ampliati rispetto a quelli minimi previsti per legge. Oltre alle associazioni di prostitutori – i sindacati dei prostitutori – la maggior parte delle compagnie assicurative offrono polizze assicurative per l’esercizio dell’attività prostitutoria.

4) Tesserino prostitutorio

Consente l’esercizio dell’attività prostitutoria nelle A.T.P. (Ambiti Territoriali di Prostituzione) di residenza e non. Il tesserino prostitutorio è valido su tutto il territorio nazionale ed è rilasciato dal Comune di residenza del prostitutore. I requisiti per richiedere il tesserino sono:
a) possesso della licenza di acquisto di prestazioni sessuali a pagamento, b) versamento della tassa di concessione governativa e regionale e c) pagamento per l’A.T.P.

E’ possibile il ritiro del tesserino prostitutorio durante tutto l’anno. Durante il periodo di validità il prostitutore dovrà sottoporsi ad accertamenti medici una volta al mese. In caso di inadempimento il tesserino verrà immediatamente ritirato.

Il tesserino prostitutorio è un mezzo di controllo delle quantità e delle tipologie di donne usate, oltre che dell’adempimento di tutti gli obblighi fiscali, e a tal fine deve essere riconsegnato, entro i termini stabiliti, al Comune di residenza o, in caso di cambio di residenza, al Comune che lo ha rilasciato.

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